Gli Esperti di Redazione avvisano che un messaggio INPS chiarisce a chi spetta e come chiedere il rinnovo del reddito di cittadinanza. Sul portale ufficiale dell’Ente previdenziale i Lettori possono consultare il messaggio n. 3627 che risale all’8 ottobre 2020. In esso si specifica che il mese di sospensione dell’erogazione del beneficio non riguarda anche chi percepisce la Pensione di cittadinanza. Solo i percettori del reddito di cittadinanza dopo l’ultima ricarica di settembre scorso dovranno attendere un mese prima di ricevere nuovamente il sussidio governativo. Al momento sul sito dell’INPS risulta che hanno ricevuto la diciottesima mensilità e che da ottobre 2020 i beneficiari potranno inoltrare richiesta di rinnovo.
I contribuenti che ancora sono in uno stato di difficoltà economica e non hanno un impiego si chiedono se otterranno di nuovo l’assegno INPS. Nell’articolo “Quante volte si può chiedere il reddito di cittadinanza?” troverete risposta ai vostri dubbi e interrogativi. Di sicuro il controllo dei requisiti per accedere all’ammortizzatore finanziario sarà scrupoloso e severo. Ciò soprattutto dopo lo scandalo che ha suscitato sapere che alcuni beneficiari del RdC avevano altre fonti di guadagno e redditi. Adesso un messaggio INPS chiarisce a chi spetta e come chiedere il rinnovo del reddito di cittadinanza alla luce dei più recenti avvenimenti.
Un messaggio INPS chiarisce a chi spetta e come chiedere il rinnovo del reddito di cittadinanza
Nel messaggio n. 3627 l’INPS ribadisce che perderà il reddito di cittadinanza chi rifiuta la prima proposta congrua di impiego. Pertanto il rinnovo del beneficio implica anzitutto l’obbligo di accettare l’offerta lavorativa. Misure più restrittive e accertamenti severi scatteranno prima di garantire vantaggi economici ai potenziali destinatari della ricarica. Per ricevere l’assegno INPS si devono anche rispettare i requisiti reddituali per cui se subentrano cambiamenti occorre comunicarli. Ciò significa che se un membro del nucleo dovesse ricevere retribuzione da attività lavorativa dovrà informare tempestivamente l’Ente previdenziale.
Inoltre, secondo quanto stabilisce il Decreto legge n. 4/2019 bisogna presentare l’aggiornamento della DSU se cambia la composizione del nucleo familiare. Entro 2 mesi dalla variazione del numero dei familiari occorre inviare una nuova domanda, eccetto in caso di nascita o morte di un membro.