Nella località di Montegiove, a circa due ore di macchina da Roma, esiste un luogo magico da visitare almeno una volta nella vita. Il suo nome è La Scarzuola, il suo panorama lascerà letteralmente incantato il visitatore.
Non è un semplice sito turistico né una delle tante fastose ville con i giardini all’italiana che costellano la Penisola. La Scarzuola è una “città ideale“, così è stata definita e concepita dal suo progettista Tomaso Buzzi.
Una città ideale
È un’idea di città quasi irraggiungibile, forse proprio per questo è definibile città ideale. Ideale come la città ritratta dal famoso dipinto rinascimentale esposto nella Galleria Nazionale delle Marche a Urbino.
Ma a La Scarzuola non c’è solo il Rinascimento. Troviamo certamente delle note rinascimentali riconducibili ad Andrea Palladio, Vincenzo Scamozzi e Sebastiano Serlio. Tuttavia, questo posto fatato è un archetipo eclettico che mescola una varietà incalcolabile di stili e di citazioni artistiche.
Si rifà molto ad altre grandi cornici meravigliose come Villa Adriana (palestra, piscina, terme) e Villa d’Este a Tivoli per la Rometta di Pirro Ligorio. Vi troviamo il Partenone, il Colosseo, il Pantheon, la Piramide, la Torre dei Venti, il Tempio di Vesta e la torre dell’orologio. Non sfuggirà all’occhio il richiamo al Parco dei mostri di Bomarzo, peraltro non molto lontano dalla città ideale.
Come visitare La Scarzuola
L’ulteriore peculiarità di questo luogo è che si tratta di una casa privata. “La Scarzuola non è un borgo, non è un castello, non è un paese, non è una villa. La Scarzuola non è definibile nella fisicità, è animica, è nel quantico, è e non è. La Scarzuola accoglie tutti, ma è consigliata a coloro che hanno la mente aperta”. Questo è quanto si può leggere sul sito web.
Per recarsi in questo luogo magico, da visitare almeno una volta nella vita, è necessario effettuare la prenotazione online indicando l’orario e il numero di visitatori. La Scarzuola, al momento chiusa a causa della pandemia, riaprirà in primavera.
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