La fotografia è impietosa: la Borsa USA è sui massimi storici mentre le Borse del Vecchio Continente arrancano. Dopo il crollo delle quotazioni a seguito della pandemia diffusasi in tutto il mondo, i mercati azionari mondiali hanno reagito in modo diverso. La Borsa USA è salita sui massimi, le Borse europee galleggiano.
Un fiume di denaro spinge Wall Street mentre le Borse europee stentano a salire ma la tendenza potrebbe cambiare
La reazione dei mercati al crollo delle Borse a causa della pandemia, è stata molto diversa, specialmente tra USA e Europa. I mercati azionari USA hanno ripreso a salire con decisione, passata la paura. Finita l’ondata di panico sono tornati gli acquisti. Da marzo a oggi, non solo gli indici hanno colmato le perdite subite, ma hanno anche realizzato nuovi massimi.
Reazione ben diversa per le Borse europee. Inizialmente gli indici hanno seguito il rimbalzo di Wall Street con la stessa decisione, ma poi si sono fermate. Per esempio, prendiamo lo Stoxx 600, indice delle 600 azioni europee a maggiore capitalizzazione (una specie di S&P500 europeo). Prima del crollo di fine febbraio era a 430 punti, oggi quota a 371 punti.
Le diverse politiche economiche hanno influito diversamente sulle Borse
L’andamento delle Borse europee e di quelle americane è specchio di due economie a due velocità, ma soprattutto di politiche economiche diverse tra loro. L’economia USA è molto più flessibile e capace di assorbire i costi della recessione. Gli interventi a sostegno dell’economia sono stati enormi, quasi 2 mila miliardi che si sono riversati nel sistema economico e che buona parte è andato sui mercati.
In Europa i soldi del Recovery Fund devono ancora arrivare. Per reagire all’impatto della recessione i Paesi dell’Europa si muovono in ordine sparso.
L’enorme flusso di denaro che la FED ha immesso nel sistema economico statunitense, in parte è andato in Borsa. E questo ha permesso a Wall Street di arrivare ai massimi storici. Alcuni analisti, però, iniziano a paventare il rischio bolla.
Un fiume di denaro spinge Wall Street mentre le Borse europee stentano a salire ma la tendenza potrebbe cambiare
Può accadere che superata la data delle elezioni americane, considerate le elevate quotazioni dei titoli USA, gli investitori possa cominciare a investire in Europa. Il ragionamento è molto semplice. Gli stimoli monetari e fiscali in USA a fine anno, avranno già dato i frutti e l’economia sarà nuovamente in corsa.
Ma in Europa i miliardi del Recovery Fund inizieranno ad arrivare dal prossimo anno e quindi a dare frutti dal 2021. Ed ecco che i grandi investitori potrebbe fare la scommessa su una nuova fase di forte crescita dell’Economia dell’Europa per il 2021 e 2022. Con ricadute positive per la Borsa, che in genere anticipa di 6 mesi quanto accade nell’economia reale.
E quindi gli investitori, da dopo le elezioni USA, potrebbero iniziare a comprare titoli azionari del Vecchio Continente e investire sui mercati europei. In gergo tecnico si chiama rotazione degli investimenti. In questo caso geografica.