I mercati hanno festeggiato l’accordo sul Recovery Fund. La Borsa di Milano ha avuto una partenza sprint grazie ai 209 miliardi che l’Italia riceverà. Ecco perché un fiume di denaro fa volare Piazza Affari. Che poi frena. Vediamo perché il listino milanese è stato prima premiato e poi ha frenato in finale di giornata.
Partenza euforica a Milano, con le banche in prima fila
La dote di 209 miliardi è un vagone di soldi che potrebbero mettere il turbo alla maggior parte delle economie mondiali. Se spesi bene. Ed è questo esattamente il dubbio che ha colto gli investitori dopo l’iniziale corsa all’acquisto.
La giornata della Borsa di Milano è iniziata con l’indice Ftse Mib (INDEX-FTSEMIB) in forte rialzo. Dopo 2 ore guadagnava già oltre il 2%. Una corsa che ha visto in testa per buona parte della giornata i titoli bancari. Unicredit su tutti. L’azione di Piazza Gae Aulenti, all’ora di pranzo guadagnava oltre il 5%. Era seguita da Banco BPM e da Intesa. Ennesima dimostrazione che il rialzo di Piazza Affari passa per il rialzo delle banche.
Un fiume di denaro fa volare Piazza Affari. Che poi frena. Ecco perché
Però, dopo l’ora di pranzo qualcosa si è guastato e i prezzi hanno cominciato a scendere. L’euforia ha lasciato spazio alla prudenza. Che cosa è accaduto? E’ successo che passata l’iniziale sbornia da 209 miliardi, i mercati hanno iniziato a fare 2 conti. Prima di tutto i soldi non arriveranno tutti insieme, ma a tranche e a partire dal secondo trimestre del 2021.
E poi hanno cominciato a ragionare su come verranno impiegati questi soldi. Perché una cosa è investire 209 miliardi su progetti di riforme che facciano crescere il Paese. Altro è utilizzare il denaro per tappare la voragine di bilancio che si è aperta in questi mesi.
Al termine della seduta l’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 20.723 punti. Un risultato peggiore dell’indice tedesco Dax che ha guadagnato lo 0,9%. Non accadeva da diversi giorni che Milano facesse peggio di Francoforte.