Un ETF per investire nell’auto elettrica. L’ETF in questione è l’iShares Self-Driving/EV And Tech ETF (AMEX: IDRV). Il fondo investe in titoli azionari di società che operano in diversi settori. Nello specifico, beni di consumo discrezionali, automobile e suoi componenti. L’ETF investe in azioni di crescita e di valore di società a capitalizzazione di mercato diversificata. L’ETF mira a tracciare i risultati dell’investimento del NYSE FactSet Global Autonomous Driving and Electric Vehicle Index. Questo indice è composto da titoli azionari di società quotate in uno dei paesi sviluppati o nei mercati emergenti. Società che derivano una determinata percentuale del loro reddito da industrie autonome o legate ai veicoli elettrici. Il fondo investe almeno il 90% del proprio patrimonio nei titoli che compongono l’indice. Ma anche in investimenti sostanzialmente identici ai titoli che compongono l’indice.
Questo ETF è un modo per partecipare all’industria dei veicoli elettrici, in rapida crescita. E senza scommettere troppo su Tesla. Detto questo, è arduo contestare il successo di Tesla nel marketing del proprio marchio. Ma anche nello stabilimento di produzione in Cina e nella supremazia tecnologica delle sue batterie. E’ anche difficile contestare altro in merito a Tesla. Per esempio, il suo potenziale per sfruttare il suo vantaggio competitivo in altri settori. Dove? Energia solare domestica e industriale, e immagazzinamento delle batterie. Qualsiasi investimento a lungo termine nel mercato dei veicoli elettrici deve includere l’esposizione a Tesla. Questo è un dato di fatto. Punto.
Un ETF per investire nell’auto elettrica
Tesla è anche in procinto di essere inclusa nell’S&P500. Cioè l’indice delle società a maggiore capitalizzazione del mercato americano. Questo fatto, probabilmente, farà salire ulteriormente le quotazioni. Il motivo è che il titolo entrerà a far parte di molti portafogli istituzionali. Portafogli che oggi ancora lo escludono. Sia come sia, l’ETF in esame ha un approccio molto diversificato al mercato dei veicoli elettrici. Le prime 10 partecipazioni equivalgono circa al 10% dell’intero portafoglio. Tra di esse, oltre a Tesla, ci sono molti altri titoli noti. Titoli che forniranno chip e componenti elettronici ai veicoli elettrici. Come Nvidia, Siemens, Schneider Electric, Qualcomm e Samsung. Ci sono anche investimenti in aziende orientate al software e alla telefonia mobile, come Apple e Alphabet (Google).
È importante notare che molte di queste aziende beneficeranno anche dell’introduzione del 5G. Tecnologia che a parere dell’Ufficio Studi di Proiezionidiborsa ben si sposa con auto elettrica ed autotrasporti correlati. L’ETF, poi, non è orientato solo verso gli States. E questa è una cosa buona. Ci sono valide esposizioni anche ad aziende tedesche, giapponesi e sudcoreane. C’è poca esposizione alle aziende cinesi. Ma è un mal di poco. Questo perché la maggior parte delle società del portafoglio sono direttamente o indirettamente influenzate. Influenzate dal mercato cinese dei veicoli elettrici, che è in rapida crescita.
Costi ed altro
Il rapporto costi/benefici è ragionevole, ed è pari allo 0,47%. Nonostante le turbolenze del mercato di quest’anno, IDRV è in crescita. +8,9% da inizio anno. Il dividendo (1,26%) può sembrare irrilevante. Ma è più di 2 volte il rendimento attuale dei titoli del Tesoro USA a 10 anni (0,59%).