Un alfiere del Made in Italy si avvia finalmente verso importanti obiettivi rialzisti dopo che negli ultimi tre anni ha perso circa il 40% con una performance peggiore rispetto sia al settore di riferimento che al mercato italiano.
Dal punto di vista dei fondamentali il titolo è sopravvalutato e al momento non ci sono motivi validi per puntare sulle azioni dello storico marchio. L’unico aspetto interessante è rappresentato dall’indice di liquidità immediato e di lungo termine. In entrambi i casi, infatti, l’indice è superiore a uno, per cui la società non ha alcun problema a onorare le pendenza sia nel breve che nel lungo termine.
Un alfiere del Made in Italy si avvia finalmente verso importanti obiettivi rialzisti: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Pininfarina (MIL:PINF) ha chiuso la seduta del 9 dicembre a quota 1,245 euro in ribasso del 3,86% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
Nelle ultime settimane sia il BottomHunter che lo Swing Indicator hanno dato un segnale rialzista. Inoltre la settimana in corso potrebbe chiudere oltre il primo ostacolo lungo il cammino rialzista che porterebbe le quotazioni verso il I obiettivo di prezzo in area 1,51 euro. Questo livello è molto importante in quanto già una volta nel corso del 2020 ha fermato l’ascesa rialzista. Sarà, quindi, molto Importante capire cosa succederà in corrispondenza di questo livello. La sua rottura, infatti, potrebbe portare le quotazioni verso gli obiettivi successivi in area 2,09 euro (II obiettivo di prezzo) e 2,29 euro (III obiettivo di prezzo). Potenzialmente, quindi, il titolo potrebbe raddoppiare il suo valore.
I ribassisti riprenderebbero il controllo della tendenza nel caso di chiusure settimanali inferiori a 1,14 euro.
Time frame mensile
Anche sul mensile potrebbe essere vicini a una svolta. Qualora, infatti, la chiusura di dicembre dovesse essere superiore a 1,235 euro si aprirebbero le porte agli obiettivi indicati in figura. Da notare che la massima estensione del rialzo in corso potrebbe portare, nel lungo periodo, a triplicare le quotazioni di Pininfarina.
I ribassisti prenderebbero il sopravvento nel caso di una chiusura mensile inferiore a 1,12 euro.
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