Ulteriori restrizioni anti-Covid? Blocco totale nel fine settimana

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Oramai siamo prigionieri del Covid, arrestati da un anno a causa di un virus che sta distruggendo le nostre vite e la nostra libertà!

Eppure, pur volendo, non potremmo neppure decidere di rischiare di morire di Covid anziché rimanere prigionieri, perchè siamo responsabili per la vita degli altri, in quanto potenziali portatori del virus.

Intanto, il Governo pensa a ulteriori restrizioni per bloccare le ondate, le sciagure, i vaccini che non ammortizzano nessun male.

Quindi, stante un aumento del tasso di positività al 7,5%, anche a causa della maggiore contagiosità delle varianti, il DPCM verrà aggiornato, per adottare più forti limitazioni.

Sicché, questa volta, invece di parlare di un lockdown nazionale, si parla di una chiusura totale nel fine settimana, a partire da lunedì 15 marzo.

Le decisioni verranno adottate in base ai suggerimenti offerti dal Comitato Tecnico Scientifico. Quindi, tra le ulteriori restrizioni anti-Covid vi è il blocco totale nel fine settimana. Così da costringere materialmente la gente a restare a casa.

Quali saranno le limitazioni da lunedì 15 marzo

Insomma, il Governo ha deciso di introdurre ulteriori restrizioni anti-Covid, prima tra tutte il blocco totale nel fine settimana. Di conseguenza, in tutte le Regioni, anche in zona gialla, dovranno rimanere chiusi negozi, bar e ristoranti, consentendo solo l’asporto o la consegna a domicilio.

Tuttavia, nulla potrà essere consumato per strada o in prossimità dei locali. Per il resto, verrebbero le tipiche regole della zona rossa. Anche sulla impossibilità di spostamento tra Comuni.

A ciò aggiungasi un probabile anticipo del coprifuoco, forse di due, tre ore. Ossia invece che alle 22, alle 19 o alle 20. A questo punto, si inizia a dubitare anche che avrà seguito l’apertura di cinema e teatri, prevista per il 27 marzo. Il problema è che se si supererà il tetto massimo di 30mila nuovi casi al giorno, dovrà essere istituito, di nuovo, il lockdown nazionale.