La notizia girava da giorni, ma adesso il provvedimento del Governo è formalmente pubblicato. È ufficiale la sospensione del cashback e congelati gli sforzi degli utenti per attivarlo.
Procurarsi lo SPID, iscriversi al programma, scaricare la app sono stati passaggi non sempre semplici per gli utenti. La speranza era non solo quella di contribuire alla lotta all’evasione fiscale, per sperare di veder diminuire le tasse per tutti. La speranza era anche quella di ricevere un rimborso costante del 10% di quanto speso e di partecipare al super premio finale.
Che fine fa il super premio finale
Lo Stato non ha abolito il super premio, così come non ha abolito tutto il meccanismo del cashback. Lo ha semplicemente congelato. La sospensione durerà 6 mesi a partire da Luglio. Questo significa che ogni premio verrà sospeso fino a tutto dicembre compreso. Se ne riparla da gennaio ed, in effetti, il decreto che dispone il rinvio prevede proprio una ripresa del super cashback per il periodo da gennaio a giugno 2022.
Ufficiale la sospensione del cashback e congelati gli sforzi degli utenti per attivarlo
Ma si tratta davvero di una semplice sospensione? Se così fosse a gennaio 2022 tutto dovrebbe ripartire esattamente come prima.
Attenzione alle modifiche in corso
In realtà, il decreto che stabilisce la ripresa del cashback da gennaio parla solo del super cashback. Per oggi è quindi prevista solo la ripresa del maxi premio da euro 1.500 per i 100 mila cittadini che hanno fatto più pagamenti elettronici.
Non si parla, invece, del cashback base, ossia di quello sconto permanente del 10% sugli acquisti effettuati.
Perché la modifica
La modifica è stata giustificata dal Governo, affermando che i rimborsi elargiti hanno rappresentato una forte spesa per lo Stato. Bloccando i rimborsi il Governo, potrà destinare quei fondi agli ammortizzatori sociali di cui c’è ancora molto bisogno dopo la pandemia.
Quello che è certo, intanto, è che gli acquisti di Natale non rientreranno nel meccanismo premiante, nemmeno in quello del maxi premio. Si suggerisce, però, di non cancellare subito l’iscrizione al programma e la relativa app. Il Governo potrebbe sempre tornare sui suoi passi.