Tutto il profumo e il sapore del mare nelle linguine allo scorfano

pomodorini

Una delle più brutte esperienze culinarie della nostra vita ha avuto come protagonista un piatto tipico della cucina caprese: le linguine allo scorfano. Fuori domicilio per lavoro, ci ha attirati la classica scritta di un ristorante: “cucina tipica napoletana”. Una certezza, un po’ come i camion parcheggiati fuori dalle trattorie a indicare che lì si mangia bene. E l’interno sembrava promettere per lo meno la veridicità della scritta: quadro a olio della Grotta Azzurra, una maglia di Maradona in cornice, molti altri segni partenopei ovunque. E, il menù non era da meno. Ma, quando è stato il momento di servire le linguine allo scorfano, ecco la catastrofe: spezie ovunque, pasta non di semola di grano duro e presenza di olive ad alterare il gusto. Tutto il profumo e il sapore del mare nelle linguine allo scorfano, che avevano tutto tranne che la ricetta originale. Conferma avvenuta al momento del conto, quando proprietari e cuochi si sono rivelati indiani…

Gli ingredienti originali

Abbiamo chiesto aiuto al nostro amico Giancarlo, partenopeo Doc, che ci ricordato gli ingredienti veri per 4 persone:

  • 400 grammi di linguine di Gragnano
  • 2 scorfani
  • 1 cipolla
  • Pomodorini ciliegini o datterini, una decina
  • Vino bianco secco
  • Prezzemolo
  • Olio extra vergine
  • Sale e pepe

La preparazione

  • Preparare il soffritto con i filetti di scorfano, la cipolla e i pomodorini
  • Salare e inserire un po’ di pepe, assieme a mezzo bicchiere di vino bianco fermo
  • Mettere a cuocere la pasta e scolarla al dente
  • Versare la pasta nella padella del sugo, prestando attenzione a mescolare, senza rompere i filetti di scorfano
  • Spegnere il fuoco, mantenendo il sugo, senza asciugarlo e aggiungendo il prezzemolo
  • Aggiungere in filo d’olio e un po’ di pepe

Un buon vino da abbinare

Tutto il profumo e il sapore del mare nelle linguine allo scorfano merita un vino degno di lode. Ecco allora che, per rimanere in Campania, il Greco di Tufo e la Falanghina. Ottimo anche un Lugana Doc delle colline del Lago di Garda o un Orvieto classico o un Ischia Doc Bianco

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