Tutti parlano di come mettere i fiori in balcone ma quasi nessuno si chiede dove buttarli quando sono ormai secchi e appassiti

fiore secco

Primavera ed estate sono le stagioni del sole, del calore e soprattutto dei fiori. Con i loro colori e i loro profumi, avere una casa ornata di piante e petali è il sogno di ogni donna (e non solo).

Esistono piante che durano per lunghissimo tempo e non necessitano di particolari cure. Si tratta in questi casi di alcuni tipi che si adattano bene alla vita di città e soprattutto allo smog dei centri urbani. In un precedente articolo abbiamo parlato della magnolia in vaso, pianta dal colore rosa tendente al fucsia, perfetta per i balconi degli appartamenti cittadini. Infatti, la sua capacità di resistere all’aria inquinata, ne fa il fiore da metropoli per eccellenza.

Esistono però altre piantine o fiori che appassiscono dopo pochissimi giorni nonostante le curiamo con grande attenzione. Cosa facciamo in questi casi?

Non sempre c’è una soluzione

Be’, fa parte della natura e se una rosa non dura più di qualche giorno dobbiamo farcene una, seppur triste, ragione. Tuttavia, sembra una cosa alquanto banale, ma spesso commettiamo un grave errore quando gettiamo i nostri fiori non più rigogliosi. Infatti, tutti parlano di come mettere i fiori in balcone ma quasi nessuno si chiede dove buttarli quando sono ormai secchi e appassiti.

Ecco qual è il giusto metodo da utilizzare nel rispetto della raccolta differenziata e, di conseguenza, dell’ambiente.

Tutti parlano di come mettere i fiori in balcone ma quasi nessuno si chiede dove buttarli quando sono ormai secchi e appassiti

In linea generale, possiamo buttarli nel bidone dell’umido, dato che si tratta di un materiale naturale e quindi facilmente degradabile. D’altra parte, però, bisogna fare una differenza a seconda delle quantità di fiori appassiti da dover gettare. Forse non tutti lo sanno, ma esistono dei cassonetti appositi per piante e sterpaglie, dove è preferibile buttare anche ingenti quantitativi di fiori ormai secchi. Questi materiali sono infatti molto preziosi per il compostaggio. Si parla in questo caso di raccolta differenziata di verde, i cui orari e modalità di gestione cambiano in base alle zone e ai comuni.

Una buona notizia per i più attenti all’ambiente e alla meravigliosa natura che ci circonda.