L’attuale contesto economica ha creato una situazione davvero drammatica per tanti lavoratori. La crisi finanziaria causata dalla pandemia ha ridotto drasticamente il fatturato di tante piccole imprese. Rendendo così insostenibili alcuni costi, tra cui quello legato agli stipendi dei lavoratori. Da mesi il Governo è intervenuto su due fronti: bloccando i licenziamenti e rafforzando le tutele previste dalla CIG.
I lavoratori prossimi alla scadenza delle proprie settimane di Cassa Integrazione hanno potuto accedere a nuovi periodi di tutela. Le imprese, dal canto loro, hanno mantenuto disponibile la propria forza lavoro senza doverne pagare i relativi costi. La Redazione di ProiezionidiBorsa ha seguito le iniziative del Governo, dandone costante informazione ai Lettori. Oggi, a seguito delle nuove restrizioni, analizziamo tutte le importanti novità per i lavoratori in Cassa Integrazione attualmente al vaglio. L’Esecutivo sta infatti cercando di non aggravare ulteriormente la situazione, anche le risorse disponibili sono tutt’altro che illimitate.
Un nuovo intervento
Dopo l’ultimo DPCM del 25 ottobre, in molti si aspettavano un possibile scontro tra Governo, sindacati e rappresentanti delle imprese. Queste ultime lamentano da settimane di non aver più risorse per contribuire agli ammortizzatori sociali. Mentre i sindacati auspicano da tempo un rinnovo delle tutele a beneficio dei loro associati. Tutte le importanti novità per i lavoratori in Cassa Integrazione saranno invece totalmente a carico dello Stato. Insomma, le nuove manovre in fase di definizione supporteranno sia la parte datoriale che i lavoratori almeno per altre 12 settimane. Una decisione inaspettata che consentirà di arrivare a gennaio senza ulteriori tensioni. Almeno dal punto di vista dei rapporti con le parti sociali e Confindustria.
Tutte le importanti novità per i lavoratori in Cassa Integrazione
Per sintetizzare quanto trapelato da ambienti governativi, a brevissimo il Governo emanerà un provvedimento con una duplice finalità. La prima è allungare fino a primavera lo stop ai licenziamenti. Una manovra utile alle famiglie ma anche ad evitare possibili ulteriori tensioni di piazza. L’altro punto fondamentale del provvedimento sarà l’istituzione di ulteriori 12 settimane di CIG totalmente a carico dello Stato.
Settimane che si aggiungeranno alle sei già previste, per le quali però, alcune imprese dovranno versare uno specifico contributo. Un totale di ulteriori 18 settimane di tutela per i lavoratori che potranno anche accedere ad ulteriori incentivi in caso di fallimento del proprio datore di lavoro. Non resta quindi che attendere l’emanazione delle nuove disposizioni e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Oltre ovviamente alla futura circolare INPS che chiarirà le modalità di accesso ai nuovi sussidi.