Trump perde consensi, l’economia USA tiene: cosa succede?
I dati macroeconomici americani ci consegnano una sorpresa.
A forza di muoversi in modo elefantiaco il buon Trump sta riuscendo a perdere consensi nonostante l’ottima tenuta dell’economia americana in gran parte dovuta alle sue manovre e direttive.
Avevamo scritto in tempi non sospetti che “squadra che vince non si cambia”
Ovvero che visto il ciclo virtuoso in corso Trump avrebbe fatto bene a starsene abbastanza fermo e raccogliere i frutti delle sua idee iniziali.
Per quando osteggiato a livello mediologico e la scarsa empatia che molti suoi atteggiamenti generano è stato evidente come alcune sue mosse politiche siano state vincenti.
Dal taglio delle tasse ai maggiori investimenti pubblici Trump ha contribuito in modo decisivo a generare negli USA un ciclo economico virtuoso come non si vedeva dai tempi di Reagan.
Ciclo USA tra l’altro fino a qua in grado di reggere alle difficoltà del resto delle nazioni dall’Europa all’Asia molto meno brillanti.
America quasi come un’isola felice come confermato dai dati sulla disoccupazione ai minimi da 50 anni.
Dai macroeconomici di giornata
Produzione industriale (Mensile) (Dic) | 0,3% | 0,2% | 0,4% | ||||
Produzione manifatturiera (Mensile) (Dic) | 1,1% | 0,3% | 0,1% | ||||
Previsioni di inflazione a 5 anni del Michigan (Gen) | 2,60% | 2,50% | |||||
Sentimento d’aspettativa dei consumatori del Michigan (Gen) | 78,3 | 86,0 | 87,0 | ||||
Indice di fiducia del Michigan (Gen) | 90,7 | 97,0 | 98,3 | ||||
Indice Preliminare Sentimento dei Consumatori Michigan (Gen) | 110,0 | 114,5 | 116,1 |
USA sempre più in crescita solitaria
Ogni giorno è sempre più evidente come gli USA siano sempre più in crescita solitaria.
Per intenderci oggi anche la produzione industriale giapponese ha battuto le attese ma sostanzialmente con un -1% ha perso meno del previsto.
Negli USA coi dati della Produzione industriale e manifatturiera si sono altrettanto battute le attese degli analisti.
Con la leggera differenza che il +0.3% e +1.1% che hanno il segno più e confermano ancora crescita in corso…
Meno buona specie per Trump l’impostazione dei vari indicatori sulla fiducia.
Indicatori di fiducia cui non ascriviamo una grande potenza verso i mercati azionari ma che sono invece spesso lettura più attendibile degli umori del pubblico verso la politica.
In questo senso un 90,7 vs 97.0 e versus un precedente a 98.3 dovrebbe fare riflettere e probabilmente frenare un Trump evidentemente troppo pretenzioso ed esuberante per i suoi stessi elettori.
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