Trump condiziona le Borse e di non poco

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Il piano di Donald Trump ormai è chiarissimo: l’economia USA e le Borse non debbono crollare ma nemmeno bruciare ora tutte le carte a disposizione.

Il Top è chiaramente programmato per il durante la campagna elettorale presidenziale del 2020.

E così l’inquilino della Casa Bianca (che punta a rimanervi per altri 4 anni…) periodicamente utilizza le sue potentissime armi dialettiche per frenare o viceversa sostenere mercati ed umori.

Chiaramente il tema centrale in grado di alterare le normali dinamiche di borsa è quello della guerra sui dazi tra USA e Cina.

Da mesi e mesi ormai un Tweet di Trump in un senso o nell’altro indirizza chiaramente il trend di giornata dei mercati.

Nuovo affondo sui dazi in chiusura di settimana

Non a caso la brutta chiusura settimanale di venerdì scorso è dipesa ancora una volta da un inasprimento del Presidente sul tema doganale.

Non è durata infatti la tregua fra USA e Cina.

I listini americani sono crollati a seguito della notizia che la delegazione cinese in visita negli Stati Uniti aveva ancora una volta anticipato il suo ritorno in patria.

Le notizia ha affievolito l’ottimismo per la ripresa dei colloqui fra le due potenze.

Funzionari del settore agricolo inviati da Pechino avrebbero dovuto visitare alcune aziende agricole americane in questa settimana, poi tutto è stato cancellato .

La Cina per intenderci è il primo importatore, per esempio, di fagioli di soia statunitensi.

Nel 2018 ha acquistato dagli States prodotti agricoli per ben5.9 miliardi di dollari.

Il dibattito  fra USA e Cina si era quietato dopo che Donald Trump aveva promesso l’esenzione dalle tariffe a molti prodotti cinesi, in cambio Pechino aveva garantito la stessa mossa per beni agricoli e altri 16 tipi di prodotti americani.

Niente accordi parziali

Pare che ad avere nuovamente alzato i toni dello scontro, e di fatto portato  i diplomatici cinesi a lasciare gli Stati Uniti, sia appunto stato ancora una volta Donald Trump!

Chissà, forse The Donald ci legge su proiezioni di Borsa ;) … tanto che venerdì pomeriggio ha candidamente confessato ciò che noi sosteniamo da tempo ovvero di:“non aver bisogno di un accordo con la Cina prima delle elezioni”del 2020.

“Credo che la gente sappia che stiamo facendo un ottimo lavoro”, ha proseguito Trump, riguardo all’indirizzo della sua attività sia amministrativa che militare “La Cina sta subendo molto male. Noi no, non stiamo subendo”, ha concluso.

Il presidente USA ha poi spiegato di non volere un “accordo parziale” con Pechino. “Stiamo cercando per un accordo completo. Non cerco un accordo parziale”, ha terminato dopo avere raggiunto lo scopo voluto…frenare le Borse!

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