Trimestrali americane a Wall Street: come saranno?

Trimestrali americane Wall Street

Tra Fed e guerra commerciale tornano le trimestrali americane a Wall Street. Cosa attendersi nei prossimi mesi?

Trimestrali: cosa attendersi

Wall Street ha visto una fine d’anno, nello scorso dicembre, a dir poco insolita. Infatti il 2018 si è chiuso con il peggior dicembre dai tempi della Grande Depressione. Invece il nuovo anno ha registrato un aumento costante degli indici. Le paure che hanno contraddistinto l’ultima parte dell’anno, infatti, sebbene non fugate, si sono comunque attenuate.

Cosa significa questo?

Che un ritorno dell’ottimismo è ormai certo. La Fed ha deciso di non alzare i tassi di interesse per tutto il 2019 e di limitarsi ad un solo aumento per il 2020. Aumento che, per alcuni, potrebbe anch’esso venire meno arrivando addirittura ad un probabile taglio del costo del denaro. Intanto una nuova earning season è alle porte e a differenza di qualche settimana fa, le aspettative sulle dispute commerciali tre Stati Uniti e Cina sono migliori.

Chi vince?

Secondo le statistiche la crescita più solida sul fronte degli utili si avrà su quelle società che hanno concentrato la loro attività all’interno del territorio statunitense. Per quelle presenti tra le prime 500 aziende americane riunite nell’indice S&P gli esperti vedono un aumento dell’1% nel primo trimestre del 2019.  Un certo numero di indicatori del mercato azionario mostra un aumento dello slancio in vista della stagione degli utili del primo trimestre. Con Blackrock, Jp Morgan e WellsFargo si entrerà nel vivo delle trimestrali di Wall Street.

Trimestrali americane a Wall Street: i numeri attesi

I profitti societari vedono un generale ottimismo a parte forse qualche preoccupazione per le grandi società americane penalizzate, non da adesso, dalle incertezze della guerra commerciale Usa-Cina. Ma queste preoccupazioni sono relativamente limitate dalla possibilità di una firma in arrivo già dalle prossime settimane Infatti se di concreto nulla è stato fatto, continuano a non esserci feedback negativi sull’andamento dei colloqui. Anzi, esattamente il contrario.

Fed e Dazi

Inoltre è da sottolineare la presenza di una Federal Reserve più accomodante che lascerà il costo del denaro nell’attuale range (2,15-2,5%) per tutto il resto dell’anno. Se non oltre. Per questo motivo il sentiment della crescita dei ricavi sembra essersi rafforzato verso la positività. Numeri alla mano  per i prossimi mesi si parla di un aumento del 4,4% degli utili societari Usa a fine 2019.

Le paure di una recessione per Washington son venute meno, il che spiega il  13% del primo trimestre visto sull’S&P500 (miglior performance dal terzo trimestre 2009).