Il trend attuale dei mercati azionari dipende da anomalie cicliche

ProiezionidiBorsa

Perché le borse occidentali, mercati USA in testa, sono andate sinora al rialzo, talora trasformando setup di potenziale inversione in setup di continuazione?

Diverse risposte possono essere date a tale domanda, ma a mio avviso una delle più convincenti riguarda la dinamica dei cicli di lungo termine.

Il concetto di ciclo, usato da una parte significativa dell’analisi tecnica, altro non è che un modello reiterativo di cosa dovrebbero fare i mercati finanziari, ma talora, rispetto alla normale evoluzione ciclica, intervengono fattori di diversità.

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Come quando un ciclo, giunto nella sua parte conclusiva, che dovrebbe essere discendente, invece sale, e chiude questo suo sottociclo, solitamente identificato come quarto sottociclo, o, se preferite, quarta parte, al rialzo.

In questi casi si dice che il ciclo si è modificato e che si è accorciato, in quanto è stato troncato, cioè è venuta meno quest’ultima parte, ma per dar vita a cosa?

Ebbene, ad un nuovo ciclo, di pari durata, che trova il proprio minimo nel minimo di questa quarta parte, chiusa al rialzo.

In tal senso, quello che doveva essere quarto sottociclo del ciclo precedente, diviene invece primo sottociclo del nuovo ciclo.

Ecco, quindi, che considerando cicli di lungo termine, possiamo riscontrare che proprio questo si è verificato in primis sugli indici USA.

Considerando il precedente ciclo di lungo termine, iniziato nel 2009, avrebbe dovuto chiudersi, cioè trovare il proprio minimo, nel 2015, invece l’ultimo e quarto sottociclo, dal 2013 al 2015, si era chiuso al rialzo.

Di qui la automodifica del ciclo, con conseguente troncatura.

Il periodo 2013 e 2015 aveva rappresentato un primo sottociclo del nuovo ciclo, iniziato nel 2013.

Ora, quindi, in base a tale modifica ciclica, dove si trovano i mercati USA?

I due principali mercati azionari USA, Dow Jones e S & P 500 si trovano nel loro terzo sottociclo, quello che statisticamente presenta le maggiori probabilità di vedere la formazione di un massimo.

Pertanto un eventuale segnale di inversione ribassista di lungo presenta in questo terzo sottociclo maggiori probabilità statistiche di non essere un falso segnale e di indicare un’inversione effettiva del trend rialzista.