La scienza medica è continuamente a lavoro per cercare di trovare risposte alle malattie più gravi. Scovare sintomi, cause esterne come il clima o il cibo, ma anche genetiche, può fare la differenza nel processo di cura. Ciò specialmente quando le cause sembrano essere concatenate e non completamente evidenti.
Solo in Italia, il Parkinson colpisce circa 300 persone all’anno. Questa malattia neurodegenerativa, che si rivela con disordini del movimento, è la seconda dopo l’Alzheimer. Ha maggiore incidenza negli uomini over 65 (1,5 volte in più delle donne) e colpisce i neuroni di una determinata area del cervello deputata al movimento.
Ma, a differenza di ciò che pensiamo, tremori e mancanza di equilibrio non sono le uniche manifestazioni di questa grave malattia. In questo articolo ne riveleremo altre cui spesso non si fa caso. Inoltre, grazie a studi recenti, metteremo in luce chi sono le persone più a rischio e a causa di quali fattori ambientali. Infatti, da qualche anno la scienza ha confermato esserci un legame tra l’incidenza del Parkinson e alcune sostanze presenti nel cibo.
Tremori e mancanza di equilibrio non sono gli unici sintomi del Parkinson ed ecco per chi aumenta il rischio di manifestare la malattia
Il Parkinson si presenta nell’organismo quando il cervello comincia a presentare scarsi livelli di dopamina. Questo si verifica a causa della degenerazione di alcuni neuroni dell’area chiamata “sostanza nera”. Un altro sintomo biologico è l’accumulo della sinucleina, una proteina capace di diffondere la malattia a tutte le aree del cervello.
Ma come ci si accorge delle prime avvisaglie della malattia? I primi sintomi, anche i più noti, che si rivelano esternamente, sono tremori muscolari a riposo e perdita di equilibrio immotivata. Per esempio, si può verificare che camminando normalmente ci si trovi a perdere l’equilibrio e a cadere. Eppure, ci sono sintomi associati al Parkinson poco conosciuti ma che potrebbero consentire di accorgersi della malattia prima che degeneri.
Una di queste è la rigidità corporea unita alla lentezza dei movimenti volontari, come camminare o parlare. Inoltre, capita che diventi molto difficile controllare tali azioni. Un altro sintomo spesso sottovalutato è il cambiamento di postura. Il Parkinson può modificare la postura portandola da eretta a curva, rendendo ancor più difficile il movimento.
Quali sono le cause?
Essendo una malattia degenerativa, la scienza non ne conosce ancora le cause precise. Da alcuni anni, però, è stato riconosciuto che l’esposizione ad alcuni pesticidi usati per l’agricoltura ne aumenti l’insorgenza. Ecco perché, come afferma il Comitato Parkinson, gli agricoltori sarebbero una delle categorie più colpite. Tuttavia, tale esposizione può avvenire anche consumando i cibi contaminati e venendo a contatto con idrocarburi e metalli pesanti come zinco, ferro e rame.
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