Trasporto alunni e mensa scolastica, come ottenere il rimborso

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Trasporto alunni e mensa scolastica, come ottenere il rimborso?

In un’Italia piena di cassintegrati che non hanno ancora percepito la cassa integrazione promessa, anche le piccole somme recuperabili concorrono ad integrare il budget quotidiano e ad una corretta pianificazione delle spese familiari.  Come si ottiene il rimborso delle spese scolastiche non godute? Ecco tutto quello che occorre sapere

Le spese scolastiche, servizi indispensabili

All’inizio dell’anno scolastico molte famiglie hanno pagato il servizio scolastico di mensa (ed eventualmente il trasporto, il pre e post scuola), per i figli in unica soluzione. Si tratta di servizi indispensabili per permettere a entrambi i genitori di lavorare. Da marzo però i ragazzi non ne hanno usufruito a causa della chiusura delle scuole per l’emergenza Coronavirus. Lo stesso vale per i servizi di pre-scuola e post-scuola già pagati in anticipo e i laboratori pomeridiani. Molti genitori hanno scritto alla redazione di Proiezioni di Borsa per chiedere informazioni. Su quando si potrà chiedere il rimborso e a chi, visto che varie segreterie scolastiche, nonostante le ripetute richieste, non hanno saputo dare indicazioni.

Un mese fa era un problema spinoso

Il mancato rimborso della mensa scolastica è un problema già sollevato più volte sui media nazionali, se n’è occupata anche l’Unione Nazionale Consumatori (Unc). Chiariamo subito che l’art. 1256 comma 2 del Codice Civile, prevede che un fornitore debba rimborsare quanto ricevuto qualora non sia più in grado, per impossibilità sopravvenuta, di garantire la prestazione. I servizi mensa delle scuole pubbliche dipendono dai Comuni. Dunque, per procedere ai rimborsi, hanno dovuto aspettare l’ufficializzazione del Governo per la sospensione dei servizi educativi fino al termine dell’anno scolastico. Tra mille difficoltà per lo smart working, solo alla fine dell’anno scolastico le segreterie hanno ripreso a funzionare.

I Comuni ora possono rimborsare

Ma ora non ci sono più scuse. Attualmente tutti i Comuni si sono dovuti dotare di un regolamento su questo problema e possono effettuare finalmente le procedure di rimborso della mensa scolastica e del trasporto alunni. Se le segreterie delle scuole pubbliche non hanno o non danno informazioni, bisogna rivolgersi al settore Servizi sociali del proprio Comune e segnalare che la segreteria scolastica non ha fornito le istruzioni per fare domanda di rimborso. Al sabato mattina si può anche andare di persona al Comune e parlare con gli addetti del settore servizi sociali, su appuntamento telefonico.

Trasporto alunni e mensa scolastica, come ottenere il rimborso

Se il proprio figlio frequenta una scuola privata, bisogna insistere, ma nel modo giusto. Inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno alla direzione della scuola, con una richiesta di rimborso. Per non sbagliare a scrivere la lettera, basta andare sul sito dell’ Unione Nazionale Consumatori e scaricare il modello già pronto da compilare per il trasporto e per la mensa.

La detraibilità fiscale

Qualcuno potrebbe anche decidere di non richiedere questo rimborso, per contribuire al benessere della propria cittadina o per aiutare la sopravvivenza di una piccola scuola privata. Non vale la pena però di rinunciare ai benefici fiscali. In relazione a tutto l’anno già pagato oppure ai mesi precedenti marzo 2019 già pagati, è utile ricordare che la spesa per la mensa dei figli rientra tra le spese scolastiche detraibili al 19% nella dichiarazione dei redditi. Si possono detrarre fino a 800 euro e inserire anche i servizi di pre-scuola e post-scuola, le gite e i contributi per i laboratori extra. La detrazione vale per tutti i figli a carico.