a cura della redazione di http://www.traders-mag.it/
Come sfruttare l’effetto Pre-guadagni.
L’annuncio dei rapporti trimestrali ha particolare importanza nello stock trading quando una posizione viene trattenuta per diversi giorni. L’azienda di solito fornisce un’opinione sullo sviluppo del business per l’anno finanziario corrente e venturo perciò nasce una panoramica fondamentale. In base a questo, la pubblicazione dei risultati trimestrali presenta un impatto diretto – sostenibile – sul prezzo delle azioni. In questo articolo ci chiederemo entro quale estensione l’azione del prezzo, nelle settimane precedenti ai rapporti trimestrali, sia adatta per l’equity trading.
Background
Le società per azioni elencate sullo New York Stock Exchange (NYSE) o sul NASDAQ hanno l’obbligo, nel rispetto delle normative del mercato azionario, di fare rapporto sullo sviluppo del business durante l’anno fiscale ogni tre mesi. Tale regola si applica anche alle aziende elencate nel Prime Standard della borsa tedesca. Tuttavia a partire dal 30 novembre 2015, per il primo e terzo trimestre, una release trimestrale è sufficiente (in precedenza i rapporti trimestrali di solito erano significativamente più estesi). A seconda della borsa nella quale è elencata l’azienda, la pubblicazione verrà eseguita secondo diversi principi contabili. Si deve fare una distinzione fra US GAAP (Generally Accepted Accounting Principles) e IFRS (International Financial Reporting Standards).
L’uso di diversi principi contabili può portare a cifre diverse del rapporto trimestrale quando l’azienda viene elencata su due borse diverse (ad esempio, sullo NYSE e sullo Frankfurt Stock Exchange). Il modo più semplice per aggirare questo problema consiste nel confrontare le cifre trimestrali correnti con quelle dell’anno precedente.
Faik Giese
Faik Giese è un programmatore, consulente e trader. Offre a principianti e professionisti e un programma di training onnicomprensivo e un programma di mentoring tramite www.nachhaltig-erfolgreich-traden.com e www.toptraderprogram.com. Si concentra sul trading sistematico di share ed opzioni. giese@toptraderprogram.com
Che cosa viene testato?
In questo documento, i dati fondamentali vengono ignorati. L’unica cosa importante è la data in cui vengono pubblicate le cifre trimestrali. Questa data di solito è nota diverse settimane prima dell’evento, e viene comunicata dall’azienda. Su Internet c’è un’ampia varietà di pagine di libero accesso le quali forniscono la data dell’annuncio per le cifre (www.zacks.com ad esempio, www.optionslam.com, www.finance.yahoo.com o www.finviz.com). Ci sono solo siti per il mercato statunitense, dato che gli studi di questo documento riguardano esclusivamente il mercato azionario statunitense, significativamente più liquido in confronto al mercato tedesco. Su questi siti, l’abbreviazione “EA” viene utilizzata in connessione alla pubblicazione delle cifre trimestrali, e significa “Earning Announcement”. In casi eccezionali, può capitare che un’azienda anticipi temporaneamente la data di qualche giorno o che la posticipi (cosa che di solito viene considerata negativa, dato che ciò indica un problema nella preparazione delle cifre trimestrali). Il fatto che un’azienda modifichi la data di pubblicazione dei risultati trimestrali non viene considerata negli studi seguenti. Invece, questi vengono eseguiti come se la data fosse nota in anticipo di almeno 30 giorni di trading (ossia circa 1,5 mesi) e non venga posticipata. Inoltre, la domanda che ci si deve porre, è quando viene esattamente pubblicato un rapporto: dopo la chiusura di mercato (AC: “AfterClose”) oppure prima dell’apertura del mercato (BO: “before open”)? Per i seguenti studi verrà utilizzato un database che contiene informazioni aggiuntive oltre alla data, sul fatto che le cifre siano state rese note prima o dopo il trading. Nel caso in cui il database non contenga tali informazioni, allora la valutazione non includerà la valutazione del relativo annuncio sui guadagni.
Lo scopo della ricerca (studio)
In questo articolo, l’attenzione si concentra sull’azione di prezzo prima della pubblicazione delle cifre trimestrali. Nello specifico, ci si propone di trovare risposta a due domande:
- Ci sono delle share che formano un comportamento di prezzo tipico prima della EA, che possono essere scambiate ed emerge un vantaggio matematico per questa entrata?
- Che aspetto potrebbe avere una strategia in grado di sfruttare il comportamento di prezzo tipico (se ne esiste una)?
La ricerca è stata portata avanti sull’intera sfera equity statunitense esistente al 31 dicembre 2015. Per lo scopo della ricerca di azioni altamente capitalizzate, tale ricerca è stata effettuata separatamente per le securities elencate sull’Indice S & P 100 (il quale naturalmente viene anche incluso nella sfera totale). Con l’aiuto del database rilevante ci siamo inoltre posti la domanda se un’azienda, nel rispettivo giorno di entrata, fosse realmente membro dello S & P 500.
B1) Azioni Nike sul grafico giornaliero, da maggio 2015 a gennaio 2016
Vengono mostrati i punti di entrata ed uscita (frecce verde e rossa) per le share Nike dagli ultimi tre rapporti trimestrali; in questo esempio, l’entrata ha luogo 21 giorni prima della pubblicazione delle cifre trimestrali e l’uscita associata al prezzo di chiusura nell’ultimo giorno di trading. I triangoli rossi nel grafico indicano la prima giornata di trading dopo la pubblicazione delle cifre trimestrali. Fonte: AmiBroker; Dati forniti da Norgate Investor Services (Premium Data)
B2) Profitto medio per trade
Profitto medio per trade
Periodo di trattenuta (distanza fra giorno di entrata e di uscita al prezzo di chiusura nell’ultima giornata di trading prima del rapporto trimestrale)
Cifre comparative (benchmark), tutti gli share, share S & P 100
La figura 2 mostra il profitto medio per Trade in dollari statunitensi per un periodo di trattenuta compreso fra 2 e 30 giorni di trading. Nello specifico, da una parte per le cifre comparative (benchmark; linea blu) e dall’altra per i due casi, che considerano le date di pubblicazione delle cifre trimestrali (in arancione quelli basati sull’intera sfera equity e in grigio quelli basati sull’indice S & P 100). Fonte: AmiBroker; Dati di Norgate Investor Services (Premium Data)
B3) Scambi vincenti in percentuale
Numero di scambi chiusi in positivo, in %
Periodo di trattenuta (distanza fra giorno di entrata e di uscita al prezzo di chiusura nell’ultima giornata di trading prima del Rapporto Trimestrale
Cifre comparative (benchmark), tutti gli share, share S & P 100
In base ai risultati della ricerca mostrati in figura 2, ecco il numero di scambi chiusi in positivo rappresentato come percentuale. Fonte: AmiBroker; Dati di Norgate Investor Services (Premium Data)
Per tutte le ricerche si applica quanto segue: commissioni e slippage non sono considerati. Viene considerata solo una data trimestrale, se nel database utilizzato oltre alla vera data viene inclusa un’indicazione sul fatto che le cifre sono state pubblicate prima o dopo le ore di trading. Il periodo di ricerca ammonta esattamente a sei anni e va dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2015. Sono disponibili un totale di oltre 45.000 date trimestrali, delle quali 30.600 soddisfano i criteri di liquidità seguenti. Per potere essere inclusa nella valutazione, un’azienda deve soddisfare tali requisiti il giorno prima dell’inizio; altrimenti la data trimestrale viene scartata:
- Il prezzo dello stock al momento dell’entrata è superiore a $ 10 americani.
- Il volume giornaliero medio nel corso delle ultime 50 giornata di trading è di almeno 300.000 share.
Portare avanti gli studi US
Per poter valutare il comportamento dei prezzi, vengono valutate le prestazioni dello stock, nel caso in cui, da due a 30 giornate di trading prima dell’annuncio dei guadagni, si presenta un’entrata dello stock che sarà direttamente poi venduto al prezzo di chiusura durante l’ultima giornata di trading prima della data del rapporto.
Nella figura 1 (simbolo ticker: NKE) ci si basa sugli ultimi tre rapporti trimestrali dell’azienda Nike mostrati, e si osserva l’aspetto di una tipica entrata (frecce verdi) al prezzo di chiusura 21 giorni prima della pubblicazione delle cifre trimestrali e la corrispondente uscita (frecce rosse) nell’ultima giornata di trading (i triangoli rossi indicano in ciascun grafico la prima giornata di trading dopo la pubblicazione delle cifre trimestrali).
Per poter valutare e misurare i risultati ottenuti è necessario il calcolo dei valori di riferimento. Quindi, viene richiesto il benchmark. Il calcolo viene eseguito calcolando la prestazione media, per un periodo di trattenuta che va da due a 30 giornate di trading senza considerare le date trimestrali, per l’intera sfera di equity, utilizzando i criteri di liquidità sopra citati. In generale, ciò fornisce, seguendo questa modalità di calcolo del benchmark, 2,2 milioni di trade, dato che vengono prese in considerazione le posizioni che si sovrappongono. Prima dell’entrata, bisogna determinare una dimensione appropriata della posizione. Dato che le share sono soggette a volatilità diverse (fluttuazioni giornaliere), ha senso determinare la dimensione della posizione rispettiva a seconda della volatilità giornaliera media. Questa normalizzazione, in tal caso, viene eseguita sulla base della Average True Range a 21 giorni, abbreviata come ATR (21). Nei seguenti risultati di ricerca, la dimensione della posizione viene determinata in modo tale che una ATR (21) sia uguale ad un totale di $ 250.
Se, ad esempio, l’entrata in uno stock si verifica ad un prezzo di $ 40 statunitensi e la ATR (21) si presenta un giorno prima dell’entrata a $ 1,25 statunitensi, la dimensione della posizione viene calcolata a $ 250 statunitensi/$ 1,25 statunitensi = 200 share. Questo approccio ha l’ulteriore vantaggio che il movimento può essere un multiplo della ATR (21) direttamente dalla valutazione della prestazione derivata. I risultati prestazionali dall’entrata (X giorni) prima del rapporto trimestrale e dall’uscita direttamente al prezzo di chiusura dell’ultima giornata di trading prima della data.
Risultati della ricerca
In figura 2, viene mostrato il profitto medio per scambio in dollari statunitensi per periodi di trattenuta compresi fra 2 e 30 giornate di trading. Nello specifico, da una parte le cifre comparative (benchmark; linea blu) e dall’altra i due casi, che considerano le date di pubblicazione delle cifre trimestrali (per prima cosa, in base all’intero universo equity in arancione e secondariamente in base all’indice S & P 500 in grigio).
Se ad esempio, durante il periodo menzionato una azienda ha sei giorni prima della pubblicazione delle cifre trimestrali, e si verifica un’entrata negli orari di apertura e la posizione viene trattenuta in ciascun caso senza loss-limit-stop fino al prezzo di chiusura dell’ultima giornata di trading prima della data del rapporto, allora il risultato per l’intera sfera equity (con le restrizioni sopraccitate) sarà un profitto medio di $ 37. Se vengono presi in considerazione solo gli stock dell’indice S & P 100 si avrà come risultato un valore di $ 51,61. Il valore di riferimento per questo periodo è significativamente più basso con $ 14,60.
Come mostra la figura 2, la differenza tra i due termini a confronto aumenta, l’entrata in base all’intera sfera equity e l’entrata in base all’indice S & P 100, tanto più quanto prima avviene l’entrata rispetto alla pubblicazione del rapporto trimestrale. I risultati notevoli per i valori altamente capitalizzati elencati sull’indice S & P 100 sono particolarmente impressionanti.
A prescindere che si consideri l’intera sfera equity o solo gli share S & P 100, la figura 2 mostra in modo impressionante che potrebbe valere la pena, da un punto di vista matematico, scambiare prima della pubblicazione delle cifre trimestrali relative alle azioni.
La figura 3 mostra le hit rate risultanti per la figura 2 e vengono mostrati tre casi con tempi di entrata diversi.
Quindi il numero di scambi vincenti (chiusi al prezzo di chiusura nell’ultima giornata di trading), per le share in listino sull’indice S&P 100, è superiore a 60%, nel caso in cui l’entrata venga effettuata almeno due settimane prima dell’uscita delle cifre trimestrali.
Le figure 2 e 3 possono dare la “falsa” impressione che i valori di riferimento possano essere superati con ogni possibile variante tecnica in combinazione agli Annunci sui Guadagni. Tuttavia, non è questo il caso.
Istantanea strategia
Nome Strategia: Pre Earnings Announcement
Tipo Strategia: scambiare prima della pubblicazione delle cifre trimestrali
Orizzonte temporale: grafici giornalieri con periodi di trattenuta di 2-30 giornate di trading
Setup: Nessun setup tecnico; Share elencata sull’indice the S & P 100; dev’essere nota la data del prossimo rapporto trimestrale
Entrata: 21 giorni prima della pubblicazione delle cifre trimestrali all’apertura del mercato
Uscita: prezzo di chiusura dell’ultima giornata di trading prima della pubblicazione delle cifre trimestrali
Gestione rischio e capitale: la dimensione della posizione viene determinata in modo tale che uno spostamento nella equity di un ATR (21) corrisponda allo 0,5% della attuale dimensione del conto
Numero medio di segnali: Circa 60-70 segnali l’anno
L’uso degli indicatori tecnici, come la condizione che l’entrata in uno stock avvenga soltanto se la share segna un nuovo massimo a 52 settimane, porta ad un deterioramento significativo dei risultati. Stesso dicasi per il criterio secondo il quale il prezzo di chiusura della share debba essere più alto della sua media mobile a 200 giorni. Questi rappresentano solo due dei molti criteri studiati, e nessuno di questi migliora i risultati mostrati.
Strategia Pre-EA
I risultati mostrati nelle figure 2 e 3 indicano che una strategia basata sull’azione del prezzo prima della pubblicazione delle cifre trimestrali (chiamata “Pre-EA-Strategy” dall’autore), dovrebbe concentrarsi sugli stock in listino sull’indice S&P 100. In base ad un conto da $ 100.000 e supponendo uno slippage e delle commissioni di due centesimi per share per ogni entrata ed uscita, si ottiene come risultato, durante il periodo che va dal 1 luglio 2009 al 31 dicembre 2015, la curva prestazionale mostrata in figura 4 e gli indicatori prestazionali mostrati nella tabella 1.
La tabella 2 mostra la prestazione mensile e le prestazioni ottenute in ciascun anno. L’entrata si verifica rispettivamente 21 giorni di trading prima della pubblicazione delle cifre trimestrali prendendo in considerazione i criteri di liquidità sopraccitati. La dimensione della posizione viene calcolata in modo analogo sui risultati di cui sopra in base alla ATR (21) – con la sola differenza che non vengono usate delle cifre costanti di $ 250 per trade come base bensì lo 0,5% del saldo del conto attuale. In questo modo, ci si assicura che i profitti vengano reinvestiti. Loss-Limit-Stops e Profit-taking-Stops non vengono presi in considerazione in questa variante della strategia (da qui c’è ampio spazio per studi personali). Il rapporto di investimento massimo ammonta al 100% del saldo disponibile (nessun acquisto su margine/credito). Se in un giorno sono presenti più segnali rispetto alla potenza di acquisto disponibile, sarà data priorità agli stock con prezzo corrente più alto. La figura 5 mostra la curva di drawdown della performance simulata. Con un drawdown massimo, che si trova ben al di sotto del tasso annuale medio di ritorno, la strategia si dimostra essere sorprendentemente robusta durante un periodo caratterizzato da forti declini di prezzo (come maggio 2010, agosto e settembre 2011, ottobre 2014 e agosto/settembre 2015).
Conclusione
L’equity trading nel cosiddetto periodo “pre Annuncio Guadagni”, in modo tale che la finestra temporale si apra 30 giorni di trading prima della pubblicazione delle cifre trimestrali, può essere descritta come molto affascinante. Come dimostrato dagli studi in evidenza, esiste una chiara tendenza positiva di prezzo prima della pubblicazione delle cifre trimestrali, particolarmente per quanto riguarda gli stock altamente capitalizzati. Una strategia semplice che sfrutti questo effetto consiste nell’investire per 21 giornate di trading (esattamente un mese prima della pubblicazione delle cifre trimestrali) in stock inseriti nel listino dell’indice S&P 100 e trattenere le posizioni fino al prezzo di chiusura dell’ultima giornata di trading prima del rapporto trimestrale. Le prestazioni determinate in base a tale strategia sono impressionanti grazie ad una prestazione annuale media del 22% e grazie alla robustezza dimostrata (il drawdown massimo è di -12%) anche durante le fasi di mercato difficili.
B4) Curva prestazionale della strategia Pre-EA
Nella Strategia Pre-EA, le entrate si verificano 21 giorni prima della pubblicazione delle cifre trimestrali, esclusivamente per quanto riguarda gli stock elencati sull’indice S&P 100. L’uscita avviene l’ultima giornata di trading prima della scadenza del trimestre. Qui, potete vedere la curva prestazionale e la strategia. Fonte: AmiBroker; Dati di Norgate Investor Services (Premium Data)
T1) Cifre fondamentali della strategia Pre-EA-
Variante
Capitale iniziale
Capitale finale
Ritorno netto
Grado di investimento medio
Ritorno con aggiustamento rischio
Ritorno annuale
Ritorno annuale con aggiustamento rischio
Numero di Trade
Profitto Medio
Profitto Medio
Periodo di trattenuta medio in giorni
Trade vincenti
Profitto Medio
Perdita Media
Drawdown massimo
Fattore di profitto
La tabella mostra le cifre prestazionali chiave della Strategia Pre-EA, prendendo in considerazione un totale di due centesimi per quanto riguarda slippage e commissioni. Fonte: calcoli dell’autore.
T2) Tabella Profitti delle Strategia Pre-EA
Anno Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Annuale.
Media
Il mensile e le prestazioni ottenute in ciascun anno possono essere lette nella tabella 2.
Fonte: calcoli dell’autore.
B5) Grafico drawdown per la Strategia pre-EA
Viene mostrato il drawdown nell’evoluzione della curva prestazionale dal 1 luglio 2009 fino al 31 dicembre 2015. Con un drawdown massimo, ben al di sotto della media di ritorno annuale, la strategia si dimostra essere sorprendentemente robusta durante un periodo contrassegnato da forti declini di prezzo. Fonte: AmiBroker; Dati di Norgate Investor Services (Premium Data).