Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il rapporto sul contenzioso tributario riferito al secondo trimestre 2020. Tra Enti impositori e contribuenti chi ha vinto di più durante la pandemia?
Le misure emergenziali Covid-19 hanno ridotto le pendenze del 3,5% e si è registrata una forte flessione dei flussi del contenzioso tributario. Le controversie tributarie al 30 giugno pendenti sono 356.287. Quelle instaurate in entrambi i gradi di giudizio sono 35.278.
Perché tutta questa contrazione
Il periodo preso in riferimento è quello in piena emergenza sanitaria dovuta per la pandemia del coronavirus. Tra aprile e giugno l’Italia ha subìto un inevitabile stop. Gli enti impositori hanno sospeso i depositi degli atti processuali e le notifiche degli atti tributari. Questo stop ha prodotto una forte contrazione dei flussi in entrata. Le controversie definite nel periodo di riferimento sono state 22.655. Nel 2019 sono avvenute maggiori controversie: parliamo del 61% in più. Il crollo è dovuto al rinvio d’ufficio delle udienze necessarie per evitare il diffondersi della pandemia.
Guardiamo il dettaglio
Le Commissioni tributarie provinciali, acronimo Ctp, hanno ricevuto in primo grado 25.359 atti. La diminuzione è del 46%. I ricorsi definiti sono 15.455 per un calo rispetto al 2019 del 67%.
Le Commissioni tributarie regionali, acronico Ctr, hanno ricevuto 9.919 appelli, per un calo del 26,78% rispetto al 2019. I provvedimenti definiti sono stati 7.200, inferiori rispetto allo scorso anno per lo stesso periodo del 53%.
Tra Enti impositori e contribuenti chi ha vinto di più durante la pandemia?
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha calcolato anche quanti giudizi sono favorevoli all’Ente impositore. Al giudizio della Commissioni tributarie provinciali, l’ente impostore ha avuto ragione per il 49% per un valore complessivo di 763,31 milioni di euro. Il contribuente ha avuto la meglio per il 28% per un valore di 270,69 milioni di euro.
Le controversie concluse con giudizi intermedi sono state del 12%, per un valore complessivo di 158,03 milioni di euro.
Passando al grado successivo, nelle Commissioni tributarie regionali l’Ente impositore ha avuto la meglio per il 50% per un valore complessivo di 965,82 milioni di euro. Il contribuente ha vinto nel 32% dei casi per per un valore complessivo di 360,99 milioni di euro. I giudizi intermedi sono circa il 9%, per un valore complessivo di 461,27 milioni di euro.