Tra DAD e videogiochi vari quante ore possono stare i nostri figli davanti ai monitor senza rischiare la salute?

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Una volta ci dicevano che stare troppe ore davanti alle vecchie televisioni ci facesse perdere la vista. Anche a causa delle onde emesse da macchine ovviamente obsolete. Oggi, i nostri bambini hanno a che vedere con schermi più sicuri, ma anche con molte più tentazioni. Oltre alle tv, ci sono i tablet, le console, gli smartphone e i videogiochi. E, mettiamoci pure ore e ore di DAD. La domanda, quindi sorge spontanea: tra DAD e videogiochi vari quante ore possono stare i nostri figli davanti ai monitor senza rischiare la salute? E, soprattutto, di quali rischi parliamo? La nostra Redazione ha preso spunto da un recente studio Usa, traendone alcune notizie davvero interessanti.

È lo sviluppo mentale a essere semmai compromesso

Gli studi attuali suggeriscono che una continua esposizione agli schermi può provocare nei bambini delle difficoltà di sviluppo mentale. Alcuni ricercatori americani e canadesi si sono dimostrati inflessibili, parlando di non più di due ore al giorno davanti ai monitor. DAD esclusa, ovviamente. Questo, perché le facoltà intellettive e mentali dei bambini potrebbero subire degli importanti rallentamenti nello sviluppo. A ciò si unisca magari un sonno disturbato o non continuo e la mancanza di attività sportiva e la frittata è fatta.

Più sonno e meno videogiochi

Lo studio è stato pubblicato sui maggiori siti americani e canadesi, col nome di Canadian 24 Hour Movement Guidelines for Children and Youth e ha preso come campioni 5.000 ragazzi tra i 9 e gli 11 anni. Tra DAD e videogiochi vari quante ore possono stare i nostri figli davanti ai monitor senza rischiare la salute? Non più di due al giorno, sostengono i ricercatori che hanno diviso il gruppo di bambini in due, col criterio dell’abuso di schermi e monitor. Ebbene, è emerso che, rispetto ai coetanei che usavano poco i monitor, i bambini “fidelizzati” invece:

  • presentavano maggiori difficoltà di apprendimento;
  • faticavano a fare ragionamenti complessi;
  • prendevano voti inferiori a scuola;
  • dimostravano meno attenzione e interesse nell’apprendere cognizioni e conoscenze nuove.

Completamente diversa, invece la situazione dei ragazzini che praticavano sport assiduamente, dormivano almeno 10 ore a notte e limitavano l’utilizzo dei videogames e dei social al minimo.

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