Tornano a spaventare i contagi, i mercati battono in ritirata. La dimostrazione arriva da quello che si può vedere sugli indici. Tutti in segno negativo. E non di poco. A spaventare, come si può facilmente intuire, è il ritorno dei contagi. Un argomento che, in realtà, era presente anche nelle cronache dei giorni scorsi. La differenza è che, questa volta, non sembra esserci nulla a calmierare le incertezze. Non solo, ma a peggiorare la situazione ci sono anche i vari lockdown che, sebbene circoscritti, stanno nuovamente ritornando.
La situazione sugli indici
Al giro di boa della mattinata, quando sono le 13.35, il Ftse Mib perde oltre il 3% fermandosi al -3,2%. Non vanno meglio le cose nel resto d’Europa. Il Dax di Francoforte perde il 3,26%, come anche il Cac di Parigi. Il Ftse 100 di Londra non è da meno con un passivo del 3,4%.
I rating a Piazza Affari
Nonostante la tensione palpabile, non mancano i rating buy a Piazza Affari. Anzi, sono da segnalare un paio di raccomandazioni positive di Goldman Sachs che consiglia l’acquisto (buy) su Banca Mediolanum (30,50 euro invece dei precedenti 30) e FinecoBank (14,80 euro). Interessanti anche i buy di Equita su Creval (7,70 euro), Eni (10 euro), Erg (23,50 euro), Leonardo (9,20 euro), Telecom Italia (0,47 euro) ed Enel (MIL:ENEL) (8,50 euro).
Uno sguardo a Wall Street
La pesantezza sui mercati europei appare tale anche su Wall Street. Gli Usa, d’altra parte, sono la nazione al mondo che sta pagando il tributo più alto sul fronte dei contagi. Per questo adesso che tornano a spaventare i contagi, i mercati battono in ritirata. Inoltre mancano solo poche settimane al voto e la questione economica sarà determinante per capire chi vincerà. Quando in Italia mancano una decina di minuti alle 14, negli Usa l’S&P 500 registra, sui futures, un passivo pari a 1,63% che diventa un -1,95% sul Dow e -1,6% sul Nasdaq.
Gli eventi più importanti nel calendario macroeconomico
Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Pochi i dati macroeconomici oggi pubblicati. Anzi, l’unico degno di interesse è l’indice CFNAI Usa. Il report della Chicago Federal Reserve Bank crolla a 0,79 punti dopo i 2,54 precedenti.