Torna la paura da lockdown e i listini pensano alle prospettive di investimento

mercati azionari

Sui mercati azionari si possono osservare sentimenti contrastanti in questa prima seduta della settimana. La piazza di scambio tricolore, ad esempio, aleggia intorno alla parità. Da evidenziare la performance di Salvatore Ferragamo che registra un buon risultato anche grazie alle notizie riguardanti la nomina del nuovo CEO.

I mercati, intanto, hanno preso coscienza di una FED che, a quanto pare, sta guardando oltre le politiche di accomodamento. Una mossa che, secondo gli analisti di BlueBay non deve suggerire qualcosa di negativo. Il motivo? I dati riguardanti l’attività economica confermano la crescita e la confermano anche robusta. Perciò un cambio di rotta da parte della Banca centrale statunitense non dovrebbe mettere ansia.

Andando al di là del report, però, nel mondo, con il diffondersi delle varianti, torna la paura da lockdown e i listini pensano alle prospettive di investimento sia sul fronte economico che finanziario. Infatti allargando la visuale al resto degli altri listini, si nota una forte incertezza. Per non dire debolezza. Il Dax, ad esempio, intorno alle 12.30, non va oltre un -0,35% mentre il Ftse 100 di Londra e il Cac 40 di Parigi segnano un -0,6%. Da parte sua il Ftse Mib scende addirittura dello 0,7%.

Torna la paura da lockdown e i listini pensano alle prospettive di investimento

A tirare il freno ci pensano le varianti del Covid che tornano a far paura. Anche per questo motivo gli esperti considerano i possibili settori che potrebbero essere decisivi nei prossimi anni. La pandemia, infatti, non solo ha cambiato molte abitudini di vita ma ha anche creato nuovi equilibri socio-economici. Un esempio? La fusione tra settore sanitario e tecnologico. Ed è da questo punto che partono le riflessioni del report di Schroders.

L’aumento della popolazione mondiale nonché della vita media anche nelle cosiddette economie emergenti ha imposto un forte aumento della domanda di servizi sanitari. Da qui anche il potenziamento di rami, praticamente sconosciuti in Italia, come la telemedicina. Il tutto, ovviamente, va ad affiancarsi alla classica ricerca su molecole, vaccini e diagnostica, arricchite dallo studio della componente genica.