Token: strumenti alternativi per il contact tracing

Governo

Considerate le polemiche innescatesi subito dopo la diffusione della notizia relativa all’introduzione della app Immuni, da più parti si è iniziato a pensare a soluzioni alternative. Si, perché la app per il contact tracing ha posto problemi di violazione della privacy, quindi per essa non si è potuta imporre l’obbligatorietà. La conseguenza è che, essendo facoltativo l’uso della app, autorizzata dal Governo, non è detto che essa prenda piede, proprio in considerazione dei dubbi che l’hanno accompagnata. Un possibile scenario di soluzioni innovative ed alternative per il contact tracing è quello basato sul Token (gettone).

Cosa è il Token

Si tratterebbe di piccolo dispositivo colorato delle dimensioni di una scatola di fiammiferi. La tecnologia che lo sottende è la stessa dei sistemi anti-taccheggio dei negozi. Ad introdurlo è stata la Eit Digital, che è un’organizzazione con sede a Bruxelles, facente parte dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia. Il Ceo della predetta ha lanciato un invito a operatori del settore e a politici affinchè rivolgano lo sguardo ad un nuovo sistema per il tracciamento anonimo dei contatti. Il Token, appunto.

Vantaggio del Token

A differenza delle app che realizzerebbero il tracciamento tramite il telefono e internet, i Token fisici consentono, invece, un tracciamento senza invasione della privacy. Il Token viene presentato dal CEO della società Willem Jonker come una possibile alternativa, per il contact tracing, al sistema lanciato dal Governo. L’ente di ricerca ha spiegato che esso non è collegato a internet o a gps e, quindi, sarebbe poco invasivo dal punto di vista della privacy. Inoltre, può poggiare su tecnologie di prossimità più precise di quelle degli smartphone come la ultra wide band. A ciò aggiungasi che il Token sarebbe un dispositivo molto accessibile in quanto acquistabile nei supermercati, al costo di circa 5 euro.

Sarebbe, inoltre, di facile utilizzo e quindi strumento valido soprattutto per gli anziani.

Esso, poi, potrebbe essere dotato di un sistema semplice e intuitivo, simile a un semaforo. Quest’ultimo indicherebbe se il proprietario è stato in contatto con una persona contagiata, nel qual caso apparirà la luce gialla. Apparirà, invece, la luce rossa se il detentore è risultato infetto o c’è rischio che lo sia.

Se, invece, non c’è alcun indizio di infezione o contatto con contagiati apparirà la luce verde. Ogni dispositivo dovrebbero essere acquistato in modo anonimo nella grande distribuzione. Esso avrebbe un unico numero di serie e uno spazio di memorizzazione per registrare i contatti di prossimità con altre persone, ovviamente dotate di Token. Anche questo meccanismo avrebbe la possibilità di ricevere ed elaborare informazioni ricevute sui Token appartenenti a persone risultate infette. I codici degli utenti risultati positivi verrebbero memorizzati in un registro di sistema in modo centralizzato.