Una parte inevitabile del mondo degli investimenti sono le perdite che possono arrivare durante i crash. Questi i titoli e le azioni da comprare durante un crollo del mercato
Capita a tutti di perdere soldi in Borsa. Per diversi motivi e a prescindere dalla strategia di investimento adottata.
Il primo target da raggiungere per ogni tipo di investitore
L’erosione del capitale è l’elemento che non si può escludere a priori quando si opera sui mercati. Anche perché, statisticamente i mercati sono soggetti a dei crolli periodici anche forti. Crolli che possono superare il 20%. Basti pensare che l’ultima crisi, quella dettata dal coronavirus, ha fatto cadere l’S&P 500 del 34% in soli 33%. Per giunta dopo che i mercati avevano continuato a salire, registrando i massimi storici. Partendo da questo presupposto proteggere il capitale investito diventa il primo target da raggiungere per ogni tipo di investitore, a prescindere dal proprio profilo di rischio.
Il settore vincente sul lungo periodo
L’unica cosa che può fare chi investe sul settore azionario così come in qualsiasi altro tipo di asset e ridurre la percentuale di rischio. Esistono infatti titoli azioni da comprare durante un crollo del mercato. Titoli e azioni che, grazie alle loro caratteristiche di forza e stabilità possono offrire una certa sicurezza agli investitori. Se da un lato il calo dei consumi ha fatto crollare la pubblicità, dall’altro è pur vero che Internet è il settore vincente sul lungo periodo. Molto più degli altri. Infatti finita l’emergenza è presumibile credere che i farmaceutici registreranno un rallentamento. Non l’hitech.
Titoli e azioni da comprare durante un crollo del mercato
Il motivo? Il suo uso è spalmato su innumerevoli settori. Non ultimo quello della chirurgia (Intuitive Surgical). Ecco allora che uno dei Titoli e azioni da comprare durante un crollo del mercato è Alphabet. Se non altro perché in quarantena guardare video (YouTube) e lavorare da remoto (Google Cloud) sono diventati un nuovo stile di vita.
Una scelta di investimento azzardata
Se poi si ha un profilo di rischio leggermente più alto si può guardare a un nome come ExxonMobil. Per quanto appaia una scelta di investimento azzardata in tempo di crisi del barile, ExxonMobil ha entrate distribuite equamente in tutte le fasi della lavorazione. In altre parole: se le voci di perforazione ed esplorazione sono quelle più soggette a problemi, il suo segmento downstream cioè quello riguardante i processi di trasformazione del petrolio, aiuta ad ammortizzare i costi durante i periodi di debolezza dei prezzi del greggio. Inoltre, sempre a proposito di costi, l’azienda sembra essere in gradi di tagliare significativamente le spese per migliorare il suo flusso di cassa.