Esiste un collegamento tra titoli azionari di Borsa, spread e Recovery Fund: qual è il nesso che li lega? C’è e, almeno per il breve periodo, è anche uno dei market mover dei listini di Borsa sul Vecchio Continente. Vediamo di capirne di più.
Cos’è il Recovery Found?
Occorre anzitutto partire dall’elemento nuovo delle ultime settimane, appunto i Recovery Found. Cos’è? In sintesi si tratta di un fondo di ripresa degli Stati UE colpiti nell’economia dal Covid, e garantiti dal bilancio comunitario. L’idea è nata dal presidente francese Macron e sulla quale negli ultimi giorni si è vista una convergenza da parte della Germania. Ma il vero punto di frattura è un altro. Ovvero, una volta raccolti i fondi sul mercato si procederà a prestarli a chi ne farà richiesta o saranno dati a mó di sovvenzioni a fondo perduto? L’Italia ad esempio vorrebbe la seconda ipotesi.
La partita sui Recovery Found sarà cruciale per lo spread
Ora, il primo nesso da mettere a fuoco è tra la trattativa sui Recovery Fund e i titoli di Stato italiani. Ed il motivo è presto detto: secondo molti esperti e operatori di mercato, una prima, possibile e iniziale mutualizzazione del debito sarebbe una manna dal cielo. Ma solo nella versione prospettata nel piano franco-tedesco, ossia sulla base di grants, sovvenzioni a fondo perduto insomma. Perché l’ipotesi alternativa, quella dei prestiti, finirebbe per non risolvere ma addirittura per aggravare il debito dello Stato italiano.
Tutto questo scenario è peraltro fotografato dai rendimenti dei titoli di Stato. Se fino alla settimana scorsa il rendimento del BTP decennale viaggiava oltre l’1,8%, adesso
lo stesso oscilla in area 1,6% circa. Stessa sorte sembra toccare allo spread terzo nesso (nel grafico sono riportati i trend dello spread e del Ftse Mib. Fonte: Investing). Se è vero che si è ridotto resta comunque su livelli che scontano un certo grado di incertezza. Ottenere la quadra (= l’unanimità) sui Recovery Fund non sarà facile, per via dell’opposizione dei c.d. Paesi frugali. Questi infatti premono per il prestito e quindi perché le risorse date vengano poi restituite.
Titoli azionari di Borsa, spread e Recovery Fund: qual è il nesso che li lega?
Il quarto ed ultimo nesso riguarda la Borsa, ed in particolare le azioni delle banche. Queste infatti hanno alte quote di titoli di Stato in portafoglio, per cui qualunque cosa succeda ai primi si hanno immediate conseguenze sui listini. Del resto ad oggi i titoli bancari sono tra quelli che dal 2 gennaio stanno facendo peggio (ma anche per gli assicurativi, i petroliferi e gli industriali). Per molti di essi, infatti, si parla di crolli nell’ordine del 50%.
Almeno a stretto giro, dunque, si resterà in attesa (anche) di importanti novità su questo fronte. Qualunque decisione presa, nel bene e nel male, avrà infatti la forza di imprimere una direzione di breve ai mercati.