Sono lontani i tempi in cui TIM e Pirelli erano accomunate dalla stessa catena di controllo, interamente italiana e con ai vertici Marco Tronchetti Provera.
Ora il top Manager italiano è ai vertici di Pirelli in partnership coi soci cinesi mentre TIM è dibattuta tra il fondo Elliott e Vivendi che è il socio di maggioranza relativa ma che l’assemblea ha relegato in minoranza nel CDA.
TIM ritorno di fiamma pubblico
Sostenere che le privatizzazioni siano state un successo è anacronistico e supponente.
Il solo andamento delle quotazioni di TIM (ma anche quello di tante altre società quotate privatizzate) basterebbe per qualificare le privatizzazioni come disastrose.
Se poi pensiamo alle infrastrutture ed agli investimenti che le privatizzazioni avrebbero dovuto portare …be’ meglio non pensarci.
La rete di cablatura in fibra in Italia è una delle peggiori in Europa ed anche la copertura via etere è scadente ed inadeguata con molte zone pressoché scoperte.
Ora la cassa Depositi e Prestiti ha deciso di riportare progressivamente la propria quota al 10%.
Non un granché certamente.
Ma se consideriamo che proprio i voti della Cassa pubblica sono stati decisivi per passare il controllo da Vivendi a Elliott si capisce come questo rinnovato interesse potrà avere importanti ripercussioni su TIM.BUY.
Pirelli in ottima salute
L’azienda della gomma ne corso del 2019 presenterà un piano industriale orientato fino al 2022.
Nel frattempo la partnership coi cinesi sta iniziando a dare frutti importanti.
L’esercizio 2018 si è infatti chiuso con un utile operativo in crescita del 9% alla bella cifra di 955 milioni di euro,.
L’utile netto si è posizionato a 18.4% dei ricavi.
Fatturato che si è posizionato a 5,2 miliardi con un +3.7% rispetto al 2017.
Anche le previsioni per il 2019 sono decisamente buone.
I vertici di Pirelli prevedono un aumento del fatturato intorno al 5%, punto più punto meno.
Mentre sugli utili ci si spinge fino a un +19% di crescita dei margini…
Numeri importanti che la borsa non potrà che premiare. BUY deciso.
Poi per entrambi i titoli verso metà marzo se ne riparlerà.