Tesla si appresta a compiere un nuovo passo verso la filiera produttiva autonoma. Domani, 22 settembre è il giorno dell’assemblea generale della società, e di un evento battezzato “Battery Day”. È molto atteso dagli azionisti, dagli esperti di automotive e ovviamente anche dai competitors. Vediamo cosa potrebbe annunciare al mondo il fondatore della casa automobilistica Elon Musk, con gli esperti della redazione Finanza e Mercati di ProiezionidiBorsa.
Arriva una nuova batteria per le auto elettriche
Tesla, domani l’assemblea dei soci e il Battery Day. Il visionario miliardario americano ha lasciato intendere che sono stati fatti passi avanti davvero significativi nella concezione delle nuove batterie per le vetture Tesla. Si tratta di prodotti meno cari, che assicurano però una durata maggiore. Rappresentano una parte importante del costo di una vettura elettrica. Musk intende ridurre la dipendenza dal suo fornitore storico, la giapponese Panasonic. La quale ha riferito, per bocca di un suo porta voce, che attualmente la partnership con Tesla non è in discussione.
Tesla, domani l’assemblea dei soci e il Battery Day
Un manager di Tesla ha riferito anonimamente che Elon Musk vede con fastidio che una parte del suo business dipenda da quello di un’altra azienda. Dunque, pensa continuamente a come poter fare meglio e più velocemente, affrontando un costo minore. Il percorso dell’imprenditore americano dimostra chiaramente che egli punta a conoscere meglio una tecnologia attraverso delle alleanze strategiche. Che queste alleanze sono finalizzate, in realtà, all’apprendimento di ogni segreto. E ad un rapido affrancamento dai fornitori, nel giro di breve tempo, con il varo di una tecnologia propria.
Allearsi per capire ed emulare
Per esempio, l’alleanza con la società tedesca Daimler, uno dei primi investitori di Testa, era dovuta all’interesse di Elon Musk per un nuovo tipo di sensori. Sì, proprio quelli che permettono di mantenere le vetture in marcia dentro la carreggiata, anche in caso di colpo di sonno del conducente. Fino a quel momento la Tesla Model S non disponeva né di fotocamere né di sensori né di auto-pilot sofisticati. Da allora sono diventate di serie. Alcune collaborazioni hanno avuto un esito diverso. Come quella avviata nel 2014 con MobilEye il fabbricante israeliano di sensori. Testa si è rivolta successivamente alla società americana Nvidia per concepire un autopilota autonomo.