TERNA: crescono utili e ricavi e il titolo prosegue il suo percorso rialzista. Fino a dove?

ProiezionidiBorsa

La pubblicazione dei dati di TERNA ha confermato (si legga la news dopo il grafico) l’ottima impostazione del titolo.

Dopo il raggiungimento del I° obiettivo naturale della proiezione rialzista in corso, il titolo sta consolidando in area 5.258€ da dove potrebbe partire verso il II° obiettivo naturale in area 5.66€. Questo scenario verrebbe sconfessato solo da chiusure giornaliere inferiori a 5.258€.

 

News: Fonte MilanoFinanza

Terna ha chiuso i primi nove mesi riportando un utile netto di 528,8 milioni di euro, in crescita dell’8,6% su base tendenziale. Contestualmente i ricavi del gruppo, che si sono attestati a 1,627 miliardi di euro, sono aumentati di 76,4 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, segnando un aumento del 4,9%. Il dato è risultato in linea con le stime del consenso Bloomberg, che si attendeva un valore pari a 1,593 miliardi di euro. A fare da traino sono stati principalmente i ricavi delle attività regolate, cresciuti del 2,4% anno su anno a 1,45 miliardi, mentre quelli da attività internazionali hanno registrato un consistente miglioramento passando da 2,2 a 57,1 milioni di euro.

L’ebitda del periodo si è attestato a 1,207 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto agli 1,176 miliardi dei primi 9 mesi del 2016 e allineato al consenso Bloomberg di 1,197 miliardi. La società ha spiegato che tale aumento è dovuto “prevalentemente all’incremento dei ricavi delle attività regolate, in parte compensato da maggiori costi di personale, per incremento delle consistenze per l’insourcing delle attività di O&M precedentemente affidate a Rfi che, di contro, comporta una riduzione dei costi delle risorse esterne”. L’ebit è invece risultato pari a 816,9 milioni di euro, con un miglioramento su base tendenziale del 5,7%.

L’indebitamento finanziario netto registrato dal gruppo al 30 settembre ammonta a 7,362 miliardi di euro, migliorando di 596 milioni la posizione relativa al 31 dicembre dello scorso anno grazie principalmente, come spiegato dal management, alla forte generazione di cassa del periodo.

Gli investimenti complessivi effettuati nei primi 9 mesi di quest’anno, pari a 545 milioni di euro, risultano in linea con la guidance per il 2017 fornita dal piano strategico, e si confrontano con i 530,2 milioni di euro del corrispondente dello scorso anno. Tra i principali progetti del periodo si segnalano gli avanzamenti dei cantieri per le interconnessioni elettriche Italia-Montenegro e Italia-Francia, l’entrata in esercizio dell’elettrodotto Capri-Penisola italiana, operativo da fine giugno, e dell’elettrodotto a 380 kV “Udine Ovest-Redipuglia”, volto a garantire la sicurezza elettrica delle rete friulana e la copertura del fabbisogno energetico della zona. Inoltre, nel mese di settembre è stato avviato l’iter per la realizzazione della variante dell’elettrodotto a 132 kV Ca’ Poia-Redipuglia, che permetterà di dismettere 4 km di vecchie linee aeree, abbattendo 15 tralicci prossimi alle abitazioni.

“I positivi risultati conseguiti nel periodo”, ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale, Luigi Ferraris, “confermano la capacità dell’azienda di proseguire un virtuoso percorso di crescita, in linea con gli obiettivi comunicati al mercato per l’anno 2017. La robusta generazione di cassa”, ha proseguito l’ad, “favorirà la necessaria accelerazione degli investimenti domestici finalizzati a supportare il processo di transizione energetica in atto e, in particolare, l’integrazione delle fonti rinnovabili e la sicurezza del sistema”.