Temi di investimento per i prossimi mesi

intesa sanpaolo

Tante le incognite che si stanno sviluppando sui mercati attualmente. E tanti i temi di investimento per i prossimi mesi.

Temi di investimento

Come detto, quando si parla di temi di investimento, si parla di incognite presenti sul mercato finanziario internazionale. Sia quelle che delineatesi all’orizzonte ultimamente, sia quelle presenti ormai da tempo. Un esempio per quanto riguarda il secondo caso è la classica guerra dei dazi. Praticamente scoppiata da oltre un anno, tra alti e bassi, continua a mantenere in ostaggio i mercati.

Dazi Usa-Ue

L’ultimo capitolo, ma solo in ordine di tempo, si sta svolgendo proprio in queste ore, con le due delegazioni che tornano al tavolo delle trattative. Poche però le aspettative al riguardo. Solo qualche indiscrezione tenta di smuovere i mercati, tra l’altro piuttosto apatici. Non solo, ma nei prossimi mesi, alla questione dei dazi cinesi si potrebbe affiancare quella dei dazi europei. La diatriba tra Airbus e Boeing  ha coinvolto i due poli e potrebbe svilupparsi secondo dinamiche ancora imprevedibili.

Brexit: l’eterno dilemma

Senza contare il fatto che, nei prossimi mesi, si dovrà anche monitorare lo svolgimento della Brexit. In realtà la deadline è ancora fissata al 31 ottobre sebbene l’Unione Europea sia orientata, almeno stando alle indiscrezioni  a concedere un’ulteriore, ennesima proroga, a maggio del 2020. In realtà, come detto, si tratta soltanto di voci. Nulla di confermato, ma, teoricamente, si tratterebbe anche della sola ipotesi possibile per evitare il peggio.

E per l’italia?

I temi di investimento che riguardano l’Italia sono focalizzati sul sistema bancario. In particolare sulle fusioni che, stando ad indiscrezioni di stampa, il governo sarebbe intenzionato a favorire. Sempre per l’Italia uno sguardo alla politica. La legge di bilancio e quindi la manovra finanziaria saranno l’ago della bilancia per il nuovo governo giallorosso.

Allargando la visuale alle materie prime, tra gli altri temi di investimento c’è il petrolio. L’impennata che si è registrata dopo i recenti attacchi alle raffinerie dell’Arabia Saudita ha avuto respiro breve, anzi brevissimo. Anche perché all’orizzonte la domanda sembra essere prevista in calo e, soprattutto, sullo sfondo resta costante un’offerta ancora ampia.