E’ proprio di oggi la notizia, riportata da La Repubblica, secondo la quale “Telecom vuole trovare alleati industriali per portare la fibra ottica dai “cabinet” – gli armadietti stradali che distano non più di mezzo chilometro dall’abitazione dei clienti – fino alle case. E d’altra parte soci finanziari per lo svuiluppo nelle aree meno popolate, senza appesantire il debito. E’ un progetto che si inscrive in un momento particolarmente dinamico per il comparto, con le utility che offrono servizi di telefonia e le società telefoniche che studiano l’apertura delle loro piattaforme per offrire servizi sempre più variegati.
In questo panorama, Telecom ha deciso di stringere accordi con A2a per arrivare più velocemente nelle case di Milano con la fibra, mentre si è alleata con Fastweb per accelerare gli investimenti in 29 città italiane, in attesa di imbarcare nuovi soci finanziari per posare la fibra nelle “aree bianche”, quelle a fallimento di mercato.”
Questo dinamismo, però, non si trasmette al titolo che continua nel suo movimento lateral-ribassista che lo caratterizza ormai da fine 2016. Negli ultimi quattro mesi, infatti, il titolo si è mosso nel range 0.75 – 0.87€ senza riuscire a prendere una direzione ben precisa.
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Un conto su tutti i mercati
Commissioni basse
Condizioni eque
Regolamentazione europea
Al momento le quotazioni sono appoggiate al livello spartiacque e al supporto in area 0.79€. La sua tenuta potrebbe favorire la ripartenza verso area 0.87€ e la sua successiva rottura al rialzo. In questo caso gli obiettivi rialzisti sono indicati in figura.
Al ribasso, invece, la rottura di area 0.79€ potrebbe favorire discese fino in area 0.74€ prima e, nel caso di una sua rottura, discese fino ai minimi del 2016 in area 0.65€.