Tassi bassi: strategie di investimento

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Come previsto i tassi di interesse statunitensi rimarranno ancora bassi, al 2,25-2,5%. Quali strategie di investimento adottare?

Tassi bassi: strategie di investimento

Cosa cambia sui mercati ora che le banche di investimento hanno deciso di mantenere tutti i tassi bassi? E soprattutto come comportarsi per il futuro, ovvero quando i tassi potrebbero diventare ancora inferiori?

Prima di tutto è bene ricordare che, nella guerra tra dollaro ed euro, a parità di strategie da parte di Fed e Bce, potrebbe essere il dollaro ad avere un deprezzamento maggiore. Questo perché il mercato potrebbe percepire le misure in arrivo dalla banca centrale Usa come maggiori e più incisive rispetto a quelle instaurate da Francoforte.

Tassi bassi: le conseguenze sui mercati

Il primo risultato dopo l’annuncio quasi in contemporanea di Fed e Bce è stato un rally immediato sui mercati. Le borse, infatti, vedono nelle banche centrali il migliore alleato, soprattutto se, come nel caso di BoJ, Fed e Bce, hanno confermato di essere pronte a intervenire in caso di peggioramento del quadro generale. Asset rischiosi più appetibili, dunque, perché supportati dalle prospettive di liquidità in arrivo e misure accomodanti. Il punto dolente è riuscire a capire se, questa volta, la presenza delle banche centrali potrà superare la paura di un rallentamento dell’economia mondiale, causa prima che ha portato alle decisioni di Powell, Kuroda e Draghi. Anche perché il ricordo della peggiore crisi economica mondiale è ancora vivo.

Tassi bassi: cosa guardare in futuro

Ad ogni modo per gli esperti il primo orizzonte da guardare nel prossimo futuro è quello Usa. Su Wall Street, infatti, è prevista un’outperformance rispetto alle azioni globali anche grazie agli utili ancora forti e ai fondamentali relativamente sani. Non solo, ma l’economia a stelle e strisce, per quanto in fase di incertezza, è senza dubbio posizionata in maniera più favorevole rispetto al resto del mondo. Questo per quanto riguarda l’azionario. Sul fronte dei bond, invece, la questione è differente. I Treasury Usa, i bond tedeschi e ancora quelli inglesi risultano non essere convenienti.  Per quanto riguarda gli Emergenti, il trend di un dollaro a buon mercato farebbe pensare ad un generale vantaggio per questo tipo di investimenti. Ma, come spesso fatto notare, si tratta di un mercato estremamente variegato per il quale la parole d’ordine è selettività, soprattutto nel ramo high yield.