Tassa patrimoniale sulla casa: ecco come funziona

casa

Per fare fronte all’emergenza economica del coronavirus, lo Stato italiano va incontro ad un forte indebitamento. Indebitamento da cui prima o poi dovremo rientrare per non mettere a rischio i conti pubblici e rischiare il default. Anche se il rientro dal debito sarà posposto di due anni e spalmato su un decennio (è una nostra ipotesi), dovremo comunque trovare le risorse.

Tassa patrimoniale sulla casa: ecco come funziona

Se nei prossimi anni le entrate fiscali ordinarie non permetteranno il rientro dell’indebitamento almeno al livello precoronavirus (per altro già alto), occorrerà trovare altri mezzi. Dalla Germania è arrivata la proposta di porre una patrimoniale secca al 14% sulla ricchezza di ogni individuo. La cifra è elevata, ma se lo Stato non trova le risorse in altro modo, dovrà ricorrere a una tassazione fiscale straordinaria sulla ricchezza. Ed il bene più diffuso in Italia è quello della casa. L’85% delle famiglie italiane possiede un appartamento di proprietà e mettere una tassa patrimoniale sulla casa è la soluzione più semplice e anche più immediata.
Una tassa patrimoniale è in realtà un’imposta, perché erogata senza offrire in cambio un servizio immediato. Può essere applicata una sola volta (una tantum), oppure essere periodica, con una determinata cadenza nel tempo. IMU e TASI sono esempi di imposte patrimoniali periodiche sulla cassa.

Le tasse sul patrimonio abitativo in Italia oggi

IMU, è acronimo di Imposta Municipale Unica, una tassa patrimoniale sulla casa introdotta nel 2012 dal Governo Monti, con il Decreto 201/2011. Nel 2014 è stata abolita dal Governo Renzi per le abitazioni principali, la cosiddetta prima casa, ed è diventata Imposta Comunale Unica. Attualmente grava solo sulle seconde case o sulle prime case accatastate come case di lusso (categoria A1, A8 e A9)

La TASI, Tassa sui Servizi Indivisibili è l’altra patrimoniale sulla casa attualmente in vigore. E’ stata introdotta nel 2014 ed è incassata dai Comuni. Con la TASI i comuni dovrebbero pagare i cosiddetti servizi legati all’abitazione e indivisibili come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, dei giardini etc.

A differenza della IMU, la TASI colpisce tutti gli immobili senza nessuna eccezione, prime case comprese.

La futura tassa patrimoniale come potrebbe essere

Ci sarebbe da stupirsi se in un prossimo futuro una tassa patrimoniale sulla casa non venisse introdotta. La strada più facile sarebbe quella di reintrodurre l’IMU anche sulle prime case. Ma una via alternativa potrebbe essere quella di rivedere i valoro catastali. Questa porterebbe a maggiori entrate dall’IMU sulle seconde case ma anche a maggiori entrate fiscali sulle compravendite immobiliari grazie all’imposta catastale