Tassa patrimoniale in arrivo? Sappiamo tutti che la ricostruzione economica richiederà in Europa qualche centinaio di miliardi ed in Italia 100 non basteranno. Dopo un mese di quarantena ancora non è stato distribuito 1 euro, eppure si stima che ci vorranno almeno 100 miliardi per coprire l’emergenza. Ma dove prendere tutti questi soldi?
Tassa patrimoniale in arrivo? Ecco come evitarla
I 100 miliardi per coprire l’emergenza saranno solo l’inizio. Probabilmente ne occorreranno altrettanti di investimenti (speriamo), per fare ripartire la crescita economica e sostenere famiglie ed imprese nella ripartenza. L’Europa certamente ci darà una mano con i fondi, attraverso gli Eurobond (improbabile) o il fondo del MES, Meccanismo Europeo Salva stati. Comunque sia anche se fossero a interessi zero, non sarebbero a fondo perduto, andrebbero restituiti. Come?
Gira sui social in questi giorni una bella foto, di un cesto in una strada dove c’è scritto: chi può dia, chi non può prenda. Questa è la logica che potrebbe seguire il Governo per alleviare i conti dello Stato: una patrimoniale.
Come funziona una tassa patrimoniale?
Tassa patrimoniale in arrivo? L’ipotesi non è nuova e girava già nell’autunno del 2018 quando il primo Governo Conte era alle prese con una manovra finanziaria dai costi pesanti. Ma l’allora ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria si mostrava contrario. La patrimoniale è tassa che grava sul capitale e sui beni mobili e immobili del cittadino. Non è una tassa sul reddito, ma sul patrimonio e quindi colpisce chi possiede qualcosa. Nella logica sopra indicata, chi possiede in teoria può dare di più. In particolare la patrimoniale può colpire, le obbligazioni private; azioni e partecipazioni; fondi comuni; depositi e conti correnti; certificati; immobili. Cosa non può colpire? Le forme di previdenza complementare come le polizze vita, i piani pensionistici o altre forme di accantonamento, perché non sono soldi nella immediata disponibilità dei titolari del contratto.
Le strategie per evitarla legalmente
Tassa patrimoniale in arrivo? Ecco come evitarla. Ce lo indica in modo indiretto, ovviamente, proprio l’ex ministro Tria. Quando all’allora titolare del dicastero del MEF fu chiesto cosa pensasse della patrimoniale, lui rispose: “E’ una misura distruttiva”. E aggiunse: “Scatena la fuga di capitali liquidi e colpisce il patrimonio immobiliare, il che fa crollare il valore”. Ovvero, una patrimoniale spinge i risparmiatori ad investire fuori dall’Italia e crea la distruzione degli investimenti finanziari che non possono essere trasferiti altrove.
Seguendo le parole dell’ex ministro, una soluzione è spostare le attività in un altro stato, con imposizione fiscale è più leggera. Per esempio Bulgaria, Cipro, Malta Portogallo (meta di sempre più pensionati italiani). E se si desidera andare fuori dall’Europa ecco che l’Albania, Montenegro, Andorra o Svizzera ci corrono in soccorso.
Ma se non ho una attività ma ho molta liquidità sui conti correnti, azioni e titoli? Ci sono due strade, sempre legali, diversificare su investimenti all’estero, oppure su beni non aggredibili dalla patrimoniale, come le forme di risparmio previdenziale complementare a cui si faceva riferimento sopra. Le polizze vita, i piani pensionistici o altre forme di accantonamento non sono per loro natura aggredibili da una tassa patrimoniale.