Svelato il segreto per riconoscere a colpo d’occhio se una pizza è davvero digeribile

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La ricetta della pizza è forse una delle più diffuse e rappresenta il made in Italy nel Mondo ormai da diversi secoli. Grazie alla sua notorietà, esistono tantissime varianti, gusti e tipologie, che la rendono sempre e comunque deliziosa ed appetitosa.
Tuttavia, uno dei problemi più frequenti nel mangiare la pizza sta nella difficoltà nel digerirla. Per molte persone, infatti, è abbastanza comune avere problemi di stomaco, o eccessiva sete notturna, dopo averla mangiata.
Questo può dipendere certamente da diversi fattori, ma, in linea generale, una pizza preparata e cotta male ha più possibilità di causare problemi digestivi.

Ecco quindi svelato il segreto per riconoscere a colpo d’occhio se una pizza è davvero digeribile o meno

Uno dei fattori determinati per la digeribilità o meno di una pizza è il processo di lievitazione.
In alcune pizzerie, per la fretta o la scarsa attenzione del personale, si prediligono tempi molto brevi per la lavorazione dell’impasto.

Questo potrebbe rivelarsi un errore madornale, che per fortuna vediamo commettere sempre meno, grazie anche alla maggiore consapevolezza dei consumatori.

In generale, sono sconsigliati impasti con appena 4 ore di lievitazione e maturazione.

Infatti, in base alla farina scelta, il tempo di riposo dell’impasto dovrebbe essere tra le 8 e le 12 ore. In caso di farine con forza maggiore, il tempo di lievitazione e maturazione può raggiungere, e superare, anche le 24 ore.

Per verificare la corretta lievitazione, un trucco potrebbe essere quello di tastare il cornicione della pizza. Se questo risulta soffice e, al tocco, ritorna nella sua posizione originale, vuol dire che la pizza potrebbe non restare sullo stomaco. Inoltre, si può tagliare il cornicione e verificarne la struttura interna. Se è vuoto o presenta una struttura alveolata, la pizza ha più possibilità di essere digeribile.

Farina, acqua e sale

Abbiamo, quindi, appena svelato il segreto per riconoscere a colpo d’occhio se una pizza è davvero digeribile. Tuttavia, oltre ai tempi di lievitazione, come abbiamo accennato prima, è importante anche la scelta della farina. Ogni tipo di farina, infatti, ha una propria forza e questa deve essere idonea al tipo di preparazione che si vuole realizzare.

Questo fattore influisce tantissimo sulla digeribilità della pizza, così come l’idratazione.
In genere, una pizza con più acqua nell’impasto è anche più digeribile, ma ciò dipende soprattutto dall’abilità del pizzaiolo. Un impasto idratato, infatti, è sì più leggero ma anche più difficile da lavorare.

Altro fattore determinante è il sale, perché agisce sia a livello di impasto che di condimenti.
Nel primo caso, con la sua azione, questo ingrediente permette di controllare e contenere il processo di lievitazione. All’interno del condimento, invece, gioca un ruolo fondamentale per quanto riguarda la digeribilità. Una pizza troppo salata, infatti, ci farà bere tantissimo di notte e sarà molto più difficile da digerire.

Approfondimento

È questo il segreto che in pochi conoscono per ottenere una fantastica pizza napoletana con il cornicione alto come nelle migliori pizzerie.