Settimana scorsa ci chiedevamo quali fossero i livelli oltre i quali il petrolio avrebbe potuto raggiungere quota 200 dollari. Questa settimana, invece, ci ritroviamo a dovere affrontare uno scenario completamente diverso dopo che le quotazioni del petrolio hanno perso circa il 13%. D’altra parte sul petrolio un ribasso settimanale così profondo non si vedeva da circa 2 anni.
Quali sono state le cause che hanno determinato questo tracollo delle quotazioni dopo la recente esplosione dei prezzi dovuta alla guerra tra Russia e Ucraina?
Innanzitutto gli Stati Uniti hanno deciso di dare fondo alle loro scorte strategiche pur di alleviare il peso degli aumenti che sta affliggendo i consumatori.
Inoltre, l’Iran è pronto a portare la produzione ed esportazione di petrolio su livelli che non venivano raggiunti dal 1972.
Il ribasso, quindi, non deve sorprendere. A questo punto bisogna chiedersi fino a dove potrà proseguire il ribasso del petrolio.
Sul petrolio un ribasso settimanale così profondo non si vedeva da circa 2 anni. Quale futuro per l’oro nero secondo l’analisi grafica?
Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 1 aprile a quota 99,27 dollari in ribasso dell’12,84% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo del 8,79% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Time frame giornaliero
Con tre sedute su cinque con chiusura inferiore all’apertura, giocoforza la tendenza è girata al ribasso. A conferma di questo scenario è stata di particolare importanza la chiusura giornaliera inferiore a 102,52 dollari. A questo punto si potrebbero aprire spazi per discese fino in area 80 dollari. Una conferma in tal senso si avrebbe con una chiusura giornaliera inferiore a 93,79 dollari. Questo livello è particolarmente importante in quanto ha rappresentato il punto di approdo del ribasso iniziato dopo che le quotazioni avevano toccato area 130 dollari.
Qualora, poi, anche il supporto in area 79,67 dollari dovesse cedere le quotazioni potrebbero proseguire verso gli altri obiettivi indicati in figura.
Una ripresa del rialzo, invece, potrebbe scattare a seguito di una chiusura giornaliera superiore a 102,52 dollari. In questo caso il petrolio potrebbe ritornare in area 130 dollari.
Time frame settimanale
Il caso peggiore, chiusura settimanale inferiore a 109,77 dollari, si è concretizzato e adesso le quotazioni potrebbero continuare nel loro ribasso fino in area 85 dollari.
Solo una chiusura settimanale superiore a 109,77 dollari potrebbe ripristinare la tendenza al rialzo.