Sul Nasdaq si è formato un primo indizio ribassista ed ecco perchè ora a Wall Street bisogna essere cauti. Ieri scrivevamo “Oggi è una giornata importante per Wall Street”. Cosa è successo? Facciamo prima un riepilogo della situazione, delle nostre previsioni e della nostra strategia.
Nel weekend, abbiamo descritto come nelle serie storiche si è formato il rally natalizio e che intorno al setup del 17 novembre, probabilmente è iniziata la fase B.
I livelli da monitorare per impostare la propria strategia di trading
Dow Jones
Segnale Short. Nuova tendenza rialzista con una chiusura giornaliera superiore a 35.880. Sono ora possibili ribassi duraturi e questi verranno negati soltanto da una chiusura settimanale superiore a 36.317.
Nasdaq C.
Segnale Short. Nuova tendenza rialzista con una chiusura giornaliera superiore a 16.213. Ribasso duraturo con una chiusura settimanale inferiore a 15.778.
S&P 500
Segnale Long. Primo indizio ribassista con una chiusura giornaliera inferiore a 4.694. Ribasso duraturo con una chiusura settimanale inferiore a 4.595.
La capitolazione di ieri del Nasdaq continua a formare il puzzle che convalida che sia iniziata, anzi stia continuando la fase B di ritracciamento del rally iniziato a metà ottobre. Questa non dovrebbe durare oltre il 26 novembre, prossimo setup mensile o giorno 8 dicembre, scadenza di un setup annuale.
Sul Nasdaq si è formato un primo indizio ribassista ed ecco perchè ora a Wall Street bisogna essere cauti. Quale operatività mantenere?
Ieri in apertura abbiamo chiuso le operazioni Long di breve termine sul Dow Jones, oggi lo faremo sul Nasdaq C. Sullo S&P 500 le operazioni da mantenere sono ancora Long.
Riepiloghiamo le operazioni in corso di breve termine: Flat su Dow Jones e Nasdaq C. e Long sullo S&P 500.
Perchè la situazione diventa preoccupante?
Solitamente il Nasdaq convalida e/o anticipa dei movimenti di Wall Street e il segnale di ieri potrebbe essere l’inizio di una fase di ritracciamento come da possibilità espresse nei giorni scorsi.
Identica situazione grafica si riscontra sui titoli guida dei listini americani, vedi Amazon, Apple, Google, Microsoft e Netflix.
Si raccomanda cautela, non è questo il momento di sottovalutare gli eventi, si potrebbe rimanere con il cerino acceso in mano.