Su Amazon si compra con il palmo della mano. Quali rischi per i clienti?

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Su Amazon si compra con il palmo della mano? Cosa significa?

Accostando il palmo della mano ad uno scanner i clienti di Amazon (NASDAQ:AMZN)  potranno effettuare un pagamento in soli 300 millisecondi. La recente modalità di pagamento messa a punto  punta alla trasmissione di dati biometrici per eliminare l’incomodo di tessere, codici e smartphone.

Secondo le rivelazioni del Wall Street Journal, il progetto “Orville” ideato da Amazon prevede l’estensione di questo sistema di pagamento a bar, fast-food e altri punti vendita.

L’azienda di Seattle aveva già sperimentato il ricorso al palmo della mano per i pagamenti effettuati nei Whole Foods, la catena di negozi a New York di proprietà di Amazon.

Il 3 settembre scorso si legge sul New York Post che, negli uffici della Grande Mela, è in via di sperimentazione l’uso del palmo per l’acquisto di snacks e bevande. Due gli obiettivi che Amazon persegue: rapidità e praticità. Si guadagna tempo rispetto ai 3-4 secondi richiesti per la trasmissione del pagamento tramite Pos. Si rivela pratico non dover prendere portafogli e inserire codici di accesso.

Su Amazon si compra con il palmo della mano

A fine dicembre scorso Recode ha annunciato che Amazon avrebbe intenzione di usare scanner in grado di leggere il palmo della mano nei punti vendita di Amazon Go. Nei negozi privi di cassiere dell’azienda esiste già un sistema di telecamere e sensori capaci di individuare quali e quanti oggetti selezionati per l’acquisto. Il cliente di Amazon Go attualmente passa il telefono sullo scanner entrando in negozio in modo che la app identifichi il codice a barre. Ripone il telefono in tasca e, una volta completati gli acquisti, riceve uno scontrino virtuale.

Cosa rischia il cliente

Sorgono numerosi gli interrogativi in merito alla privacy dei clienti Amazon. La praticità e velocità assicurate nei pagamenti potrebbe avere non poche ricadute negative sui fruitori del servizio. Usare i dati biometrici dei clienti potrebbe rendere più complessa la tutela della privacy.