Non c’è niente di peggio del coprifuoco per deprimere le nostre serate. Niente happy hour con gli amici e niente cene al ristorante. Invece di aspettare che arrivi qualcosa da asporto, ravviviamo l’umore dei familiari.
Ecco come stupire i figli con riso e scampi al cartoccio, una ricetta profumatissima e scenografica suggerita dagli Esperti di Cucina di ProiezionidiBorsa.
Preparare con cura il fumetto di pesce
La sequenza da seguire è molto diversa dal solito risotto. Sgusciare gli scampi (almeno tre a persona) e con teste e gusci preparare il fumetto di pesce.
Servono due cipolle, una carota, un gambo di sedano, alloro, salvia, timo, una fetta di limone, un decilitro d’acqua, sale e pepe in grani. Si mette tutto in una casseruola e si porta a bollore su fiamma moderata, schiumando.
Far bollire per trenta minuti, mentre si riscalda il forno. A fine cottura filtrare con un tovagliolo di lino. Questo fumetto si può preparare anche con scarti di pesce vario in maggiore quantità e conservare in piccoli barattoli in freezer. Sono sempre portata di mano e permettono di preparare sauté di pesce e risotti ai frutti di mare a tempo di record.
Stupire i figli con riso e scampi al cartoccio
In una pirofila, far ammorbidire la cipolla tritata in una noce di burro, aggiungere mezza mela gialla tritata e pezzetti, poi unire le code di scampi, salare e pepare.
Portare a cottura bagnando con un pò del fumetto. Ora bisogna aggiungere il curry (o lo zafferano se non piace l’aroma forte del curry).
A parte lessare il riso basmati in acqua bollente, aggiungendo un cucchiaio di fumetto di pesce e un pò di curry. Mescolare il riso ben scolato, e al dente, a metà del sugo di scampi.
Disporlo in cartocci di carta forno tagliata a quadrati di 25 cm, tanti quanti sono in commensali. Guarnire ii riso con gli scampi e il sugo. Chiudere i lembi in alto e legare con spago da cucina chiudendo con un fiocco.
Porre i cartocci sulla teglia del forno, cuocere a 180 gradi per dieci minuti. Servire in tavola con i cartocci chiusi, li apriranno con gioia i commensali.