Un buon modo per capire se un gatto gode di buona salute, o meno, potrebbe essere quello di osservare attentamente la pelle ed il pelo. Spesso, infatti, è proprio in queste zone del corpo che potrebbero insorgere problematiche di vario genere, anche piuttosto gravi.
È il caso, ad esempio, dell’acne felina, un’infiammazione che interessa le ghiandole sabacee, responsabili della produzione di sebo. Quest’ultimo non è altro che una sostanza oleosa che ha il compito di proteggere ed idratare la pelle. In determinate situazioni, però, potrebbe innescarsi una sovra-produzione di sebo, che rimane così intrappolato all’interno dei follicoli.
Questo fenomeno potrebbe quindi generare la formazione di punti neri sulla pelle del gatto, detti “comedoni”, principalmente sul mento o intorno al muso.
Nelle prossime righe, approfondiremo questi aspetti, analizzando le principali cause e le soluzioni per prevenire e contrastare questo problema.
Stress, allergie ed infezioni potrebbero essere le cause scatenanti di questo fastidiosissimo disturbo nei gatti
Quando l’infezione si propaga, possiamo assistere alla comparsa di svariati sintomi che possono fungere da campanello d’allarme. Fra questi potrebbero rientrare, ad esempio, prurito e perdita di pelo.
Oppure, come già accennato, potrebbero manifestarsi punti neri sul mento, che è una zona del corpo irraggiungibile dal gatto durante la pulizia di routine.
Nei casi più gravi, invece, questi punti neri potrebbero diventare un facile bersaglio per i batteri, generando infezioni e pustole con fuoriuscite di pus. Inoltre, potrebbero comparire dolore, gonfiore sul mento, o ascessi. Tali sintomi potrebbero essere confusi con altre problematiche più gravi come acari della pelle o infezioni da tigna. In questi casi, è sempre opportuno quindi consultare il veterinario che può effettuare la giusta diagnosi.
Ma quali potrebbero essere le cause principali di questa infiammazione? Oltre all’eccessiva produzione di sebo, anche stress, allergie ed infezioni potrebbero causare questi disturbi nel nostro gatto. Altri motivi potrebbero essere ricercati nelle intolleranze alimentari, nella presenza di parassiti, o nell’infezione da parte di funghi.
Rimedi e precauzioni
In presenza di punti neri, potrebbe essere necessario effettuare dei lavaggi delicati sul mento, previo consulto con il veterinario. Tuttavia, bisognerà poi asciugare bene la zona interessata, in maniera tale che l’umidità non peggiori la situazione.
Per mantenere la pelle secca, potrebbero essere utili, quindi, delle applicazioni di amido di riso, o di polvere d’argilla. Anche in questo caso, però, bisogna prima accertarsi che il veterinario sia d’accordo. Sarà quest’ultimo, infine, nei casi più gravi, a prescrivere eventualmente pomate, antibiotici e corticosteroidi. Per prevenire, invece, l’insorgenza di questo disturbo in genere si consiglia di preferire le ciotole in acciaio, o ceramica, piuttosto che quelle in plastica.
Tuttavia, a prescindere dal materiale, è importante lavarle ed igienizzarle frequentemente, seguendo anche questi preziosi consigli.
Un altro rimedio utile potrebbe essere quello di cambiare l’alimentazione del gatto e di pulirgli il muso dopo i pasti.
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