Quando nominiamo la parola tasse, pensiamo allo Stato centrale, all’Irpef, all’imposta sui guadagni del nostro lavoro. Ma ci scordiamo che esistono centinaia di altre imposte minori che tartassano il contribuente italiano. Come le tasse locali. Quelli che vivono in una particolare città italiana sono i più tartassati, perché pagano tasse addizionali per oltre 1.000 euro l’anno. Una cifra quasi 10 volte maggiore dei contribuenti di altre città.
Stangata pesante del Fisco di oltre 1.020 euro annui per chi vive in questa città
Le imposte comunali, come IMU e Tasi, oppure le tasse regionali, costituiscono un vero salasso. Che però non è uguale per tutti i cittadini. Infatti a parità di condizione, due contribuenti che vivono in due città diverse, pagheranno diversi importi per le tasse locali. Vediamo perché.
Prendiamo due professionisti, che operano nello stesso settore. Immaginiamo anche che abbiano un identico patrimonio e uno stesso reddito annuale. Entrambi pagheranno la stessa Irpef.
Ma le tasse locali non saranno le stesse. Il cittadino di Roma pagherà tasse annuali per un importo 10 volte maggiore di quello di Bolzano. Lo ha rivelato uno studio del network Elexia, elaborando dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In questo studio si evidenzia come un contribuente che vive a Roma, nel 2018 ha pagato 1.027 euro di oneri locali, comunali e regionali. Di fatto una stangata pesante del Fisco di oltre 1.020 euro annui per chi vive in questa città.
La città in cui i tributi locali sono i più bassi è Bolzano
E’ una cifra di gran lunga maggiore di quella che lo stesso contribuente ha pagato a Bolzano. Ed è anche il doppio della media nazionale. Infatti, mediamente i contribuenti italiani pagano imposte locali addizionali per un importo di 568 euro. Mentre nel 2009 l’importo medio dei tributi locali era di 367 euro. In 10 anni questo è cresciuto di oltre il 50%.
Se i contribuenti romani sono quelli che pagano le imposte addizionali maggiori, al secondo posto vengono quelli di Milano, con 900 euro. Seguono Torino con 852 euro e Bologna con 776 euro.
In questa classifica vince chi arriva ultimo. Le città in cui si spende meno sono Firenze, con 503 euro annuali, Aosta, con 404 euro, Trento, con 298 euro. Ma il record è per Bolzano con soli 108 euro annui (fonte: analisi Elexia su dati MEF, anno di imposta 2018).
Cosa ci suggerisce questa ricerca
Viene in mente quanto si dice negli Stati Uniti. In sede di elezioni amministrative, si racconta che l’elettore americano voti con i piedi. Cosa significa? Che vota per l’amministrazione locale più conveniente in base al rapporto tributi/qualità del servizio. Negli USA molti dei contribuenti scelgono dove vivere anche in funzione dei servizi che può offrire il comune dove risiederanno.
In Italia non è semplice scegliere di vivere a Bolzano piuttosto che a Roma, anche se 1.000 euro l’anno sono una bella cifra. Ma un contribuente che sta a Roma e deve comprare casa, potrebbe fare questa considerazione. Ovvero, se non sia più conveniente andare a vivere in un comune limitrofo, dalla tassazione locale più bassa.
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