S&P500: vittima del rimbalzo del gatto morto?

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L’S&P500 ha chiuso la seduta del 2 novembre in ribasso dello 0,63% a quota 2.723,06,

Alla chiusura del 19 ottobre scrivevamo (S&P500 e analisi sugli indici americani: si riparte al rialzo?, leggi articolo)

Anche durante la settimana appena conclusasi l’influenza del solidissimo supporto fornito dal II° obiettivo di prezzo in area 2.742,05. Le quotazioni, infatti, hanno dato vita a un rimbalzo che, però, non è andato molto lontano. La resistenza dello S&P500 in area 2.803,28, infatti, ha fatto immediatamente ripiegare le quotazioni che si sono pericolosamente avvicinate al supporto di cui parlavamo in precedenza.

Prossima settimana, quindi, sarà di fondamentale importanza monitorare quanto accadrà in prossimità di area 2.742,05 in chiusura di seduta. La rottura di questo supporto, infatti, aprirebbe le porte a una discesa fino al III° obiettivo di prezzo in area 2.642,66.

Al rialzo, invece, la svolta dello S& 500 si avrebbe con chiusure giornaliere superiori a 2.841,44.

Le sedute successive hanno visto un’accelerazione ribassista seguita alla rottura del II° obiettivo di prezzo in area 2.742,05 che ha portato le quotazioni a raggiungere il III° obiettivo di prezzo (limite invalicabile) in area 2.642,66. Come da attese, d’altra parte le probabilità sono elevatissime che accada, le quotazioni sono rimbalzate fino a raggiungere nuovamente il fortissimo livello a 2.742,05. Purtroppo per i rialzisti  questo livello ha resistito alle pressioni e respinto verso il basso le quotazioni.

Qualora nei prossimi giorni le quotazioni non dovessero essere in grado di scattare al rialzo, allora le quotazioni sarebbero destinate a raggiungere quota 2580. In ogni caso l’obiettivo finale sarebbe possibile calcolarlo con precisione solo dopo l’avvenuta inversione.

S&P500: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero.

S&P500: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero.