Dopo il forte rialzo dai minimi di dicembre dove è diretto l’indice S&P 500? Avevo già parlato del concetto di barre e resistenze direzionali in miei precedenti interventi.
Molto semplicemente, si tratta di una barra che chiude sopra il massimo della barra precedente, o sotto il minimo.
Diversamente, si tratta di una barra inside.
Il concetto è graficamente molto semplice considerando il seguente grafico dello S&P 500:
Dal massimo assoluto le barre rosse, direzionali, hanno rotto i minimi, mentre le barre verdi, di correzione, ed inside, hanno avuto massimo e minimo ricompresi nel range della precedente barra.
Una tecnica per usare tali barre consiste quindi nel considerare solo le barre direzionali.
Altro passo è quello di considerare come livelli di supporto/resistenza il minimo/massimo della precedente barra direzionale, non della barra inside.
S&P 500: dove è diretto?
In tal senso è interessante notare che l’indice non è riuscito, al momento, a formare una chiusura mensile sopra il massimo della precedente barra direzionale mensile, il cui massimo rappresenta un livello di resistenza.
Si tornerà al rialzo?
A questa domanda possiamo dare risposta, intanto considerando che sul time frame daily le quotazioni hanno quasi toccato un primo setup spazio temporale, previsto a 2824 per/entro il 27 febbraio in base a magic box daily.
Inoltre può essere utile orientarsi con la posizione ciclica di lungo termine assunta dall’indice.
Questa la configurazione del precedente ciclo:
S&P 500: un’anomalia in corso?
Possiamo osservare un’evidente anomalia ciclica nel quarto sottociclo, in quanto i corsi avrebbero dovuto seguire un trend discendente, quando invece sono andati al rialzo.
Questo ha comportato un riposizionamento ciclico, in quanto il quarto sottociclo si è trasformato nel primo sottociclo di un nuovo ciclo, come da grafico seguente:
In base a tale centratura, notiamo che nel ciclo attuale le quotazioni si trovano nel terzo sottociclo, dove statisticamente si forma il massimo di un ciclo rialzista.
Dovrebbe quindi seguire un quarto sottociclo al ribasso.
S&P 500: conclusioni
Ovviamente nulla può essere escluso, neppure una nuova anomalia ciclica da quarto sottociclo rialzista, ma sarebbe la seconda anomalia, dopo quella già verificatasi nel ciclo precedente, evento quindi improbabile.
Possiamo quindi dire che tale metrica ciclica non depone a favore di una ripresa strutturale del trend rialzista, ma tutto comunque passa dalla rottura dei livelli di resistenza.
Una loro rottura rialzista in chiusura mensile porterebbe effettivamente al superamento della fase attuale oltre i limiti di una dinamica meramente correttiva, e spingerebbe per la realizzazione di un’ulteriore anomalia ciclica.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT
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