Una sottovalutazione del 212% è davvero enorme rispetto alla media dei titoli su cui poter investire. Come comportarsi quando ci troviamo di fronte a dati del genere? La prima cosa da tenere in mente è che non è necessariamente vero che un titolo sottovalutato vada sempre e comunque acquistato. Piuttosto la sottovalutazione è uno dei fattori da tener presente per una considerazione globale sull’investimento.
Ciò vuol dire che è l’insieme di vari fattori a rendere un titolo profittevole. Nel caso di analisi di oggi l’attenzione è rivolta ad un titolo azionario del comparto biofarmaceutico che ha dalla sua anche un rialzo incredibile, segnato proprio ultimamente.
Un guadagno del 244% in 3 giorni
Mirum Pharmaceuticals (NASDAQ:MIRUM) è una società della California che incentra il suo core business sulle malattie rare, con particolare attenzione a quelle che attaccano il fegato. A metà dicembre del 2019 il titolo è passato sotto la lente di molti analisti a causa di un rialzo davvero notevole. Da una quotazione di 8.10$ del 16 dicembre è arrivato a 27.94$ in appena tre giorni.
Da notare che la società si è quotata in Borsa soltanto a luglio dello scorso anno e l’andamento fino ad allora era stato leggermente discendente. Il rialzo così elevato è stato dovuto alle ottime notizie riguardanti le basi di un accordo con la FDA (Food and Drug Administration ) per l’approvazione di un suo farmaco di punta.
Conviene investire su Mirum Pharmaceuticals, un titolo con una sottovalutazione del 212%?
Le prospettive sembrano buone. Sono previsti ulteriori risvolti da un punto di vista dell’approvazione da parte della FDA nel terzo trimestre di quest’anno e quindi l’outlook è da considerare sul medio e lungo termine.
Il titolo attualmente si trova in un’area decisiva rispetto al precedente rialzo. Un importante supporto è rappresentato da quota 17.38. Se dovesse reggere al ribasso, la successiva resistenza naturale da considerare in ottica rialzista sarebbe 23.03$. A quel punto il target di prezzo presupporrebbe il superamento del suo massimo e sarebbe fissato a quota 30 dollari. Ad aumentare la view ottimistica troviamo un’enorme sottovalutazione che come abbiamo già detto è del 212%. il prezzo di chiusura del 21 gennaio di 19.22, infatti, è circa un terzo del fair value attuale di 60.05$.