Ieri le Borse europee hanno reagito a sorpresa all’azione di riconoscimento del Donbass da parte della Russia. L’avvio della seduta è stato drammatico con una apertura in calo dei principali listini tra il 2% e il 3%. Poi però, nell’arco della mattinata c’è stato un prodigioso e sorprendente recupero. A metà giornata la maggior parte delle Borse era tornata sulla parità.
La paura è passata: i mercati possono tornare a salire o i cali sono ancora possibili?
C’è stata sorpresa per la reazione della Borsa all’atto del presidente Putin, perché i listini europei invece di crollare hanno chiuso attorno alla parità. Londra ha addirittura terminato in rialzo dello 0,1%. Sui mercati delle materie prime il greggio è salito a fine giornata del 2% appena sopra i 92 dollari. L’apprezzamento del Brent è stato più ridotto, di meno dell’1%. Anche il future sul gas naturale era in rialzo del 3% in serata inoltrata in Europa. Il prezzo dell’oro, variabile importante per capire l’umore dei mercati, era a 1.906 dollari l’oncia in rialzo dello 0,3%.
Questi numeri testimoniano che ieri sera non c’era panico sui mercati finanziari. Perché? Perché probabilmente gli operatori stimano che la mossa si fermerà al riconoscimento del Donbass e la Russia non invaderà l’Ucraina. Il solo riconoscimento del Donbass fa salvare la faccia a Putin e permette all’Europa di fare scattare sanzioni ma non eccessive. I mercati puntano adesso sul ritorno della diplomazia.
Sorpresa per la reazione della Borsa alla mossa della Russia così oggi a Piazza Affari potrebbe verificarsi questo scenario
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un calo ridottissimo, dello 0,02%. Come previsto, la discesa dei prezzi sotto i 26.000 punti, avvenuta in apertura, ha spinto l’indice sotto 25.500 punti, a 25.329 punti. Questo è stato il prezzo minimo della giornata e da qui i prezzi hanno iniziato il recupero per terminare vicino alla chiusura di lunedì. Ieri il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso a 26.043 punti, ma nell’arco della seduta ha toccato un massimo a 26.221 punti.
L’andamento della giornata di ieri è incoraggiante per quella di oggi. Se i prezzi avessero la forza di salire oltre i 26.250 punti potrebbero raggiungere area 26.500 punti. Target impensabile in avvio della seduta di ieri. Naturalmente è sempre possibile un nuovo dietrofront. I prezzi potrebbero nuovamente scendere e in questo scenario troverebbero in area 25.700 un primo supporto. Se questo non reggesse i prezzi avrebbero una nuova area di supporto a 25.500 punti.
Oggi un dato macroeconomico potrebbe condizionare l’andamento delle Borse. Alle 11,00 la UE diffonderà il dato dei prezzi al consumo nell’Eurozona per gennaio. Il dato annuale precedente si era fermato al 5,0%. Gli analisti si attendono un aumento al 5,1%. Un dato maggiore potrebbe condizionare negativamente le Piazze europee.
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