Con il passare degli anni diventa sempre più essenziale non trascurare gli esami diagnostici. Sarebbe bello poter rimanere giovani per sempre, ma purtroppo bisogna rassegnarsi all’idea di invecchiare. È per questo che sia uomini che donne dovrebbero sempre provvedere a dei check-up della salute per scongiurare problemi. Sebbene esistano problemi di salute che colpiscono a qualsiasi età, ce ne sono altri che si possono manifestare dopo una certa soglia. È per questo motivo che bisogna stare molto attenti ai segnali che il corpo manda e fare gli esami di routine.
Per quanto riguarda le donne, già a partire dai 30 anni sarebbe il caso di effettuare diversi esami preventivi. Proprio per avere un quadro completo della situazione medica e diagnosticare sul nascere eventuali patologie. In un precedente articolo si è parlato degli esami che tutte le donne dovrebbero fare a partire dai 30 anni. Anche se la soglia potrebbe sembrarci molto bassa bisogna tenere sempre a mente che la prevenzione è indispensabile.
Sono questi 2 degli esami indispensabili dopo i 40 anni per non avere brutte sorprese
Già dopo i 30 anni è possibile che tante donne si siano trovate a fare i conti con delle cisti al seno. L’autopalpazione infatti permette di rendersi conto dei cambiamenti giorno per giorno e l’eventuale comparsa di noduli. Questi noduli potrebbero essere solo delle formazioni benigne quindi non bisogna subito allarmarsi e pensare al peggio. Basterà rivolgersi ad uno specialista e prenotare una visita senologica.
Le cisti al seno sono delle lesioni a contenuto liquido che si formano all’incirca tra i 35 anni e il periodo della menopausa. Nella mammella possono formarsi più cisti che raggiungono anche dimensioni di diversi centimetri. Nel caso di comparsa è importantissimo rivolgersi al medico e fare tutti gli esami del caso. Come afferma l’autorevole sito di Humanitas infatti, mammografia ed ecografia permettono di diagnosticare l’eventuale gravità della situazione. È per questo che sono questi 2 degli esami indispensabili dopo i 40 anni per non avere brutte sorprese. Grazie ad essi infatti si può distinguere una formazione benigna da un eventuale forma tumorale.
Con l’ecografia lo specialista può subito distinguere la natura solida o liquida dei noduli e stimarne la grandezza o eventuali lesioni. Con la mammografia può indagare sulla presenza di raggruppamenti che potrebbero indicare una lesione maligna. Ecco perché entrambi gli esami sono importanti e non solo in seguito ad una già confermata presenza di noduli. Sarebbe indicato sottoporsi ad entrambi gli esami con regolarità dopo i 40 anni. Così da poter intervenire subito sia che si tratti di una formazione benigna che maligna.
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