In tempi di incertezza come quelli che stiamo vivendo, è bene fare un po’ di pulizia e capire quali siano i titoli azionari che conviene eliminare dal proprio portafoglio. Nello specifico oggi parleremo di Snap Inc, l’azienda proprietaria della piattaforma social Snapchat.
Un social network sui generis
L’azienda è nata nel settembre del 2011 a Santa Monica, in California per volere di E. Spiegel e B. Murphy, inizialmente con il nome di Snapchat Inc. L’applicazione di punta, Snapchat, consiste sostanzialmente in un social network attraverso cui è possibile scambiarsi foto e video. La particolarità che ha suscitato molto interesse sin dall’inizio è che i messaggi hanno la durata di sole 24 ore. Ed è comprensibile come questa caratteristica abbia attratto parecchie persone per il suo essere “intrigante”.
Un po’ di storia dell’azienda.
Nel 2013 l’applicazione è stata hackerata da pirati informatici australiani e più di 4 milioni e mezzo di dati personali di utenti con numeri di telefono sono stati diffusi sul web. L’anno seguente Spiegel rifiutava l’offerta di acquisizione da parte di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook. In quel frangente spiegò con un parallelismo finanziario il suo rifiuto, dicendo che la vendita sarebbe stata come fare trading intraday, con un guadagno istantaneo ma senza prospettive e sfide future. L’offerta di Zuckerberg, però, non è stata l’unica. Anche Google nel 2016 ha tentato un approccio con un’offerta di acquisizione di 30 miliardi di dollari.
L’andamento del titolo azionario Snap Inc.
Entrando nel merito dell’analisi, cominciamo col dire che è un titolo relativamente giovane. La sua IPO è avvenuta a marzo del 2017 e tutti ricorderanno la grande euforia per la performance iniziale: +44% nel primo giorno di contrattazioni.
Nel corso del tempo poi il titolo si è dimostrato debole, con un trend sostanzialmente in discesa. A dicembre del 2018 dai 22 dollari di esordio a Wall Street il suo valore è passato a poco più di 5$ per azione, che in termini percentuali vuol dire -77% in un anno.

Grafico Storico del titolo azionario Snap Inc.
Il primo semestre del 2019
Sulla scorta del rally a cui abbiamo assistito quest’anno, soprattutto nel comparto tecnologico, anche Snap (NYSE-SNAP) ha mostrato segni di forza. Da profondo rosso di dicembre si è portato a fine luglio sul suo massimo annuale di 17$ per azione. È da notare inoltre che questo massimo, come si nota nel grafico precedente, rappresenta anche una resistenza che non è riuscito a superare nel febbraio del 2018.

Grafico su base annuale di Snap Inc.
Outlook sul titolo azionario Snap
Abbiamo già scritto del titolo Snap Inc. in un precedente articolo e i motivi per cui ad oggi non conviene tenerlo in portafoglio sono vari. I risultati degli utili del secondo trimestre sono stati quasi della metà rispetto alle attese degli analisti, il che lo fa entrare di merito nella lista dei titoli sopravvalutati.
Altra considerazione da fare è la sua espandibilità come social network. Ci sono troppe realtà che rappresentano competitors difficili da battere, se non impossibili. Pensiamo a Facebook e la sua acquisita Instagram, che hanno implementato nuove funzioni mirate proprio a coinvolgere quel segmento di utenti che prima era appannaggio di Snapchat.
Per concludere, ultimo ma non meno importante, è da valutare l’impatto che potrebbe avere una possibile recessione sul titolo. L’alta instabilità associata anche ad una debolezza dei fondamentali lo renderebbero sicuramente un grosso bersaglio nello scenario di una crisi economica.