Intervista a Gian Piero Turletti
Autore metodo Magic box in 7 passi
I mercati si sono ancora una volta comportati secondo le dinamiche previste dal suo metodo Magic box, pur a fronte delle incertezze del momento. Cosa può dirci?
In effetti è così. Al raggiungimento dei target previsti, i principali mercati azionari, nonché il comparto obbligazionario, hanno nuovamente virato al rialzo. La ripresa è stata peraltro agevolata dal passaggio di supporti dinamici di rilievo in ottica di medio/lungo termine.
Cominciando l’analisi dal comparto azionario, cosa ha favorito la ripresa degli indici?
Bisogna distinguere fra minimo e minimo e quindi fra vero bottom e rimbalzi da supporti. E’ ancora prematuro dire che un minimo definitivo si è formato, ma siamo ina aree dove potrebbe anche accadere. Ma procederemo per steps.
Dax: l’indice tedesco ha raggiunto un minimo poco distante dall’obiettivo proiettato in area 10830 entro il setup del 17 giugno, peraltro in coincidenza con il passaggio sia di una retta mediana del canale di lungo termine, intrapreso nel 2009, sia del bordo inferiore di un canale rialzista sviluppatosi dal 2014.
Eurostoxx: Magic box aveva individuato un supporto particolarmente rilevante a 3406 e, nel giorno del raggiungimento di tale area, l’indice ha conosciuto una ripresa rialzista, peraltro in coincidenza con il transito del bordo inferiore del canale rialzista, sviluppatosi dal 2014.
Ftse mib: raggiunto un minimo prossimo al target di 22020, in coincidenza con il passaggio di una retta supportiva interna al canale rialzista, sviluppatosi a partire dal 2012, l’indice ha prontamente reagito.
S & P 500: si riconferma, ancora una volta, la valenza, già sottolineata, di area 2086, supporto che l’indice non riesce a rompere con più chiusure daily in successione.
Ne risulta che si richiede una conferma di più chiusure giornaliere sotto tale supporto, a conferma della rottura del medesimo, e fin tanto che questo non si verifica, l’indice mantiene un’impostazione ancora laterale/rialzista.
Complessivamente, possiamo dire che i rialzi di ieri rappresentano una potenziale ripresa, anche se i corsi stazionano ancora nei loro canali ribassisti di breve/medio.
Gli acquisti su tali supporti, comunque, sono intervenuti nell’ambito di un rapporto rischio/rendimento squilibrato a favore del rendimento.
Le eventuali posizioni long andrebbero monitorate, pertanto, con riferimento ai supporti, costituiti dai minimi raggiunti nella giornata di ieri, e l’altro ieri per lo S & P 500.
Vista la rilevanza dei livelli raggiunti, si richiedono peraltro talune conferme per poter parlare di confermata rottura, direi almeno 2 o 3 chiusure daily inferiori, meglio ancora se si tratta di chiusura settimanale e poi mensile, in ottica di lungo.
E quanto al comparto obbligazionario?
Anche il comparto obbligazionario è stato caratterizzato dal contestuale raggiungimento dei target previsti da Magic box, e dal passaggio di supporti dinamici di medio/lungo.
In particolare, il btp future è stato interessato dal passaggio del bordo inferiore del canale rialzista intersecante i massimi di marzo 2012 e marzo 2015, mentre il bund future è stato interessato dal bordo inferiore di un canale rialzista, la cui prima parallela può essere individuata sin dal 2007.
Sul btp future importante la tenuta del minimo raggiunto ieri, mentre sul bund future importante la tenuta del minimo del 10 giugno a 148,23.