Si può evitare il pignoramento con 3 mosse legittime

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Può capitare di aver contratto troppi debiti e di rischiare di versi portare via parte dei risparmi dal creditore. Si può cercare di evitare il pignoramento con 3 mosse perfettamente legittime. Ovviamente gli Esperti di RedazionediBorsa si augurano che quanto suggerito rappresenti solo una possibilità per guadagnare tempo e rimettersi in condizione tale da far fronte ai propri debiti.

Ovviamente è più facile proteggersi dal pignoramento se vengono aggredite le somme depositate sul conto corrente. Se invece il creditore ha scelto il pignoramento di un immobile è difficile sottrarlo all’azione esecutiva.

Per le somme sul conto corrente i passaggi sono i seguenti. Intanto, controllare a quanto ammonta la somma depositata in banca. Questa può essere pignorata solo se è superiore a tre volte l’assegno sociale. Se è inferiore sarà possibile opporsi al pignoramento presentandosi con l’assistenza di un avvocato.

Invece lo stipendio che ogni mese viene accreditato sul conto può essere pignorato solo fino ad un quinto del suo ammontare mensile. I restanti 4 quinti rimarranno nella libera disponibilità del debitore.

Si può evitare il pignoramento con 3 mosse legittime

Un primo stratagemma consiste nello svuotare il conto corrente. Infatti il conto in rosso non può essere pignorato, perché non ci sono somme che il creditore possa aggredire. È però necessario ricordare al debitore che sul conto corrente in rosso la banca applica gli interessi passivi. Infatti anche se sul conto non ci sono somme in giacenza la banca applica le spese per la tenuta del conto e per i bolli governativi obbligatori. Non è bene quindi lasciare il conto del tutto a zero.

Oppure il debitore può spostare i soldi su un altro conto corrente, in una banca diversa da quella a cui il creditore abbia notificato il pignoramento. La manovra va effettuata prima della notifica del pignoramento alla banca.

Ultima possibilità. Il debitore può chiedere alla banca di emettere assegni circolari, che potranno essere di nuovo incassati entro tre anni. A quel punto la procedura esecutiva sarà ormai chiusa. Anche in questo caso gli assegni circolari devono essere chiesti prima che la banca riceva la notifica del pignoramento. Da quel momento, infatti, la banca non potrà più effettuare operazioni in danno del creditore.