Cattiva sorte ha voluto che ci venisse consegnato un assegno scoperto e per recuperare i soldi dell’importo forse ci si dovrà armare. Allo sportello bancario dell’istituto riportato sull’assegno siamo stati informati che il nostro debitore non ha liquidità sul conto corrente. In assenza di copertura la banca non emette il pagamento e il pezzo di carta in nostro possesso è privo di valore. Esistono tuttavia delle vie percorribili imboccate le quali si possono recuperare i soldi di un assegno scoperto.
Il primo passo da compiere consiste nel richiedere al debitore di provvedere alla copertura dell’assegno. Ciò perché il mancato pagamento del titolo di credito è connesso all’assenza sul conto del denaro o per lo meno della somma da erogare. Può difatti capitare di emettere un assegno di importo superiore alla liquidità depositata.
Il sollecito bancario
Con buona sorte del creditore, la copertura dell’assegno a vuoto può avvenire tramite un pagamento tardivo. L’immediata copertura dell’assegno affranca il debitore da qualunque misura sanzionatoria e consente al creditore di riscuotere la somma riportata sul titolo esecutivo. In caso contrario, il creditore può richiedere alla banca del debitore di avviare la procedura di protesto. Al correntista insolvente si invia un sollecito a versare la somma riportata sull’assegno con l’aggiunta di una mora del 10% dell’importo.
Si possono recuperare i soldi da un assegno scoperto?
Quand’anche non si dovesse sortire un esito positivo neanche con la procedura di protesto si dovrà procedere per vie legali con una querela. In tal caso risulta imprescindibile la consulenza legale per avviare un procedimento penale e per interpellare un ufficiale giudiziario.
Si raccomanda caldamente di non lasciar trascorre 6 mesi dalla ricezione dell’assegno senza provvista. Ciò perché solo entro 6 mesi dal momento dell’emissione l’assegno ha valore di titolo esecutivo e come tale conferisce diritto all’esecuzione forzata. Superato tale termine l’assegno scoperto equivale ad una semplice promessa di pagamento e in quanto tale rende assai difficoltoso recuperare il credito in sospeso.
Entro i 6 mesi dall’emissione si può precettare il debitore invitandolo a coprire l’assegno senza provvista. Se dopo 10 giorni il debitore dovesse risultare ancora insolvente, i legali potranno avviare l’atto esecutivo del pignoramento. Il debitore insolvente avrà così l’esproprio forzato dei propri beni la cui proprietà verrà vincolata finché al creditore non venga corrisposta la somma dovuta.