Si cambia rotta! I medici possono visitare i pazienti Covid

Covid

Qualche mese fa, è insorta una polemica infinita sul rifiuto, da parte di medici, di visitare i pazienti affetti da Covid, in casa. Il tutto, perché l’associazione dei medici aveva promosso un ricorso al TAR Lazio per esonerarsi dalle visite domiciliari per detti tipi di pazienti. Quindi, una lotta finalizzata a fare di Ponzio Pilato un eroe e della categoria dei medici una sorta di “esonerati”. Ebbene, si cambia rotta. La sentenza è stata riformata, non proprio come si doveva ma in maniera “morbida”. Ad intervenire è stato il Consiglio di Stato, che ha sostenuto non sussistere nessun divieto di accesso al domicilio dei pazienti Covid per i medici generali, i pediatri e quelli di continuità assistenziale. Essi, infatti, dovrebbero collaborare in sinergia con gli USCAR, che sono, appunto, le unità istituite ad hoc per fronteggiare la pandemia.

La vicenda dei medici e pediatri generali

Si cambia rotta! I medici possono visitare i pazienti Covid. Certo, il traguardo è limitato perché essi “possono”, non “devono”. Tuttavia, si è superato il momento critico “alla Ponzio Pilato” e si è proteso verso una soluzione più ragionevole. In tal senso, si è pronunciato il Consiglio di Stato, con sentenza n. 8943/2020, riconoscendo ai medici la facoltà di far visita ai propri pazienti in quarantena.

Detta decisione è stata emessa su ricorso della Regione Lazio, avverso la sentenza del Tar Lazio n. 11991/2020. La medesima, come si ricorda, in accoglimento del ricorso avanzato dal sindacato dei medici, stabiliva l’esonero degli stessi dall’obbligo di far visita ai malati Covid. Ciò in quanto le Regioni erano tenute ad istituire un’unità speciale per la gestione di siffatti pazienti. Senonchè, ha reputato che fosse illegittima l’attribuzione di tale compito ai MMG, che dovrebbero occuparsi soltanto dell’assistenza domiciliare ordinaria. In sostanza, la norma incriminata, invocata dal sindacato dei medici, era stata l’art. 4 bis del decreto n. 18/2020. Esso aveva, infatti, istituito delle unità speciali per la gestione domiciliare dei pazienti Covid. Senonchè, si era reputato che ai medici di medicina generale fosse vietato fare visite ai pazienti infetti.

Consiglio di Stato: nessun divieto di visita ai pazienti Covid

A fonte di detta posizione, il Consiglio di Stato adito, ha cambiato orientamento. Ebbene, con la sentenza n. 8943/2020, pubblicata il 18 dicembre 2020, ha accolto il ricorso della Regione Lazio. Ciò in quanto ha osservato che, dalla lettura della norma su citata, rileva soltanto la finalità di alleggerire il lavoro dei medici di medicina generale, dei pediatri e dei medici di continuità assistenziale. Quindi, si è inteso semplicemente supportarli rispetto al carico di lavoro derivante dall’esplosione pandemica.

Ciò, a mezzo dell’istituzione di una struttura in grado di assistere il paziente, in maniera mirata, presso il proprio domicilio. Senonchè, in definitiva, la disposizione non derogherebbe ai LEA, volendo, al contrario, garantire la loro effettività, grazie al supporto straordinario degli USCAR. Dimodochè, non sussisterebbe certo un divieto assoluto per i medici di recarsi al domicilio dei pazienti affetti da Covid. Anzi, si tratterebbe di un intervento conforme alle norme deontologiche e a quelle di scienza e coscienza che dovrebbero caratterizzare l’attività medica. In conclusione, quindi, si cambia rotta! I medici possono visitare i pazienti Covid.